4 NOVEMBRE 1921 – 4 NOVEMBRE 2O21:
100 ANNI DEL MILITE IGNOTO.
UN RICORDO DEGLI ALTRI 10 MILITI IGNOTI DEL CIMITERO DEGLI EROI DI AQUILEIA.
Immagine sopra: “L’angelo della Carità” di Ettore Ximenes (1855-1926).
Nel Cimitero degli Eroi di Aquileia, in Friuli- Venezia Giulia, riposano i 10 MILITI IGNOTI, “fratelli” di Colui che, esattamente 100 anni fa, venne inumato nel sacello sull’Altare della Patria a Roma.
Il Cimitero degli Eroi si trova nel cuore dell’antica città friulana di origine romana, alle spalle dell’abside della Basilica romanica del secolo Undicesimo, dedicata a Santa Maria Assunta e al martire Sant’Ermacora.
Immagine sopra: il Cimitero degli Eroi di Aquileia. Sotto: l’Altare della Patria a Roma.
Questo Camposanto è molto importante dal punto di vista storico in quanto costituisce l’unico esempio di luogo di sepoltura di Caduti della GRANDE GUERRA, rimasto inalterato nelle forma e disposizione originale dal lontano 1915.
All’entrata dell’Italia in guerra, 24 maggio 1915, Aquileia faceva parte dell’Impero Austroungarico, ma negli ultimi giorni di quello stesso mese, venne liberata dai Bersaglieri italiani.
La sistemazione del Cimitero venne curata da un sacerdote aquileiese, don Celso Costantini. Ogni tomba è caratterizzata da Croci in ferro, ornate da un intreccio di rami di alloro e di quercia, donate dall’associazione “Dante Alighieri” e realizzate dallo scultore Alberto Calligaris.
Al centro di ogni Croce c’è un medaglione, sempre di ferro, cerchiato con la frase latina DULCE ET DECORUM EST PRO PATRIA MORI, il “CRISMON” e il nome del Caduto.
Ma il Cimitero degli Eroi ricopre una certa rilevanza anche dal punto di vista artistico, sia a cagione del fatto che si trova tra vestigia romane e medievali, che per le numerose opere scultoree ivi allocate.
Ad esempio l’Arcosolio (sarcofago inserito in una nicchia), che accoglie i resti dei 10 MILITI IGNOTI qui tumulati sempre 100 anni fa. Ai suoi piedi è stata sistemata la tomba di Maria Bergamas (1867-1953), che in rappresentanza di tutte le madri che avevano un figlio disperso in guerra, scelse il feretro del SOLDATO SENZA NOME, poi traslato, appunto, all’Altare della Patria .
Immagine sopra: un monumento a forma di libro con i nomi di tutti i Caduti sepolti nel Cimitero degli Eroi ad Aquileia
La Cerimonia si tenne il 28 ottobre 1921, all’interno della Basilica aquileiese. Maria Bergamas in granaglie, sfilò davanti alle 11 bare allineate e coperte dal Tricolore. Appoggiò lo scialle sulla seconda e, per la forte emozione, si accascio’ davanti alla decima bara, su cui, per questo motivo, cadde la scelta.
Immagine sopra: i ragazzi del Mistery Team Next Generation rendono omaggio ai 10 MILITI IGNOTI del Cimitero degli Eroi di Aquileia. Estate 2018.
Altre tombe importanti presenti nel Cimitero degli Eroi di Aquileia sono quelle di Giovanni Randaccio (comandante dei “Lupi di Toscana”, il cui monumento bronzeo si erge sopra una rupe carsica presso San Giovanni in Tuba alle foci del fiume Timavo) e del generale Alessandro Ricordi (che comandava la “Brigata Murge”).
Tra le statue monumentali visibili vanno ricordate “Il Sacrificio” del 1922 dello scultore Edmondo Furlan che combatté con la Terza Arnata, un gruppo marmoreo con Gesù Cristo che conforta due fanti morenti ai suoi piedi e, infine, “L’Angelo della Carità” del grande scultore siciliano Ettore Xinenes. Eseguito nel 1917, il gruppo bronzeo raffigura un soldato morente sostenuto da una figura femminile alata.
(La Redazione e il Mistery Team Next Generation)
Tutte le foto sono di Giancarlo Pavat (2018)
PER NON DIMENTICARE
ONORE A TUTTI COLORO CHE SONO MORTI ANCHE PER LA LIBERTÀ DI TUTTI NOI.