- Immagine di apertura: una vecchia fotografia con in primo piano il Ponte sul fiume Sacco e in alto, sulla collina, la chiesa di San Pietro a Ceccano.
SAN PIETRO DI CECCANO (FR)
RICORDI DI UNA CHIESA SCOMPARSA E DIMENTICATA
di Roberto Adinolfi
La nostra analisi sulle Mura Megalitiche di Ceccano ci aveva portato sulle tracce della chiesa di San Pietro. Edificio sacro distrutto durante i bombardamenti Alleati avvenuti nel novembre del 1943 e nel maggio del 1944.
Ma al giorno d’oggi, almeno a Ceccano, qualcuno ricorda ancora questa chiesa? Molti conosco solo la nuova chiesa di San Pietro apostolo che si trova lungo la via per Frosinone.
Solo qualche anziano riesce ancora a rammentare la posizione della vecchia chiesa, di cui, in questa sede, si cercherà di ricostruire la sua travagliata storia.
Il primo nome della chiesa era San Pietro le Tartare e si trovava tra il territorio di Ceccano e Patrica lungo la vecchia Via Latina. La sua presenza è confermata dal toponimo della vicina sorgente “Fontana San Pietro”. Viste le pessime condizioni in cui versava, intorno all’Anno Mille venne spostata a ridosso delle mura di Ceccano e prese il nome di San Pietro in Iscleta.
Si tratta della posizione della chiesa distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e da noi identificata. L’edificio religioso venne costruito sulle mura e più precisamente sopra le antiche mura megalitiche di Ceccano.
Durante la sua storia venne nuovamente demolita perché in pessime condizioni nel 1750 su permesso della famiglia Colonna e ricostruita solo nel 1780.
Ma la sua tormentata storia era solo all’inizio. Nella prima metà dell’800 un fulmine colpì l’edificio causando numerosi danni. Ricostruita per l’ennesima volta l’edificio fu ampliato in stile corinzio.
Ecco una descrizione (tratta dal sito https://www.sanpietroapostoloceccano.com/la-chiesa-di-s-pietro )
“La costruzione, realizzata con pietra locale, presentava una navata unica con copertura a capanna, senza cupola, ed era dotata di un campanile a pianta quadrata alto trentasette metri. All’interno si conservavano, centinaia di volumi finemente lavorati, pitture, mosaici e tre altari in marmo dedicati a San Pietro, alla Madonna del Perpetuo Soccorso e a N.S.del Sacro Cuore con le rispettive statue. Dietro l’altare maggiore una tela raffigurava il Salvatore nell’atto di affidare le chiavi all’apostolo Pietro. Nel 1880 fu installato un organo al di sopra dell’ingresso, dotato di diciassette registri e millecinquecento canne di piombo”
La distruzione definitiva della chiesa avvenne 3 novembre 1943
Tratto da https://orienteeringliceoc.wixsite.com/liceoceccanopc3/pc6
“L’arciprete di Ceccano, Don Giustino Meniconzi, in una lettera scritta alcuni giorni dopo al vescovo di Ferentino, indica l’ora del disastro (10: 15) avvenuto a causa di tre ondate aeree che si accaniscono contro la popolazione inerme e impreparata”
Oggi purtroppo ci resta ben poco di questa chiesa. Alcuni resti sono stati usati per il Monumento ai Caduti civili di quel bombardamento e le fondamenta di cui abbiamo già parlato.
Ma sfogliando le pagine degli archivi della storia di Ceccano, in particolare cartoline e foto d’epoca, appare una curiosa particolarità la skyline che emerge dalle immagini storiche è stupefacente; la chiesa di San Pietro è sempre presente come un piccolo dettaglio nello sfondo che è passato inosservato per anni ma ad una semplice ricerca visiva ci restituisce la chiesa dimenticata.
Numerose sono le foto che riportano sullo sfondo la chiesa di San Pietro.
Immagini in basso: alcune cartoline d’epoca in cui è visibile la Chiesa perduta di San Pietro a Ceccano.
Ecco riportati i dati relativi alla ricostruzione della Chiesa dimenticata:
Materiale: pietra locale.
Stile : corinzio.
Struttura: pianta quadrata a navata unica con copertura a capanna.
Altezza Campanile: 37 m.
(Roberto Adinolfi)