Gli antichi abitanti della Danimarca praticavano sacrifici umani? Evidentemente sì. Gli archeologi lo sospettavano da tempo, soprattutto dopo la scoperta, nel corso degli ultimi due secoli, in alcune torbiere nella penisola dello Jutland, di resti mummificati di esseri umani giustiziati e buttati nelle paludi. Generalmente si è sempre ritenuto che si fosse trattato di uomini condannati a morte per reati perpretati contro la comunità ma è stato pure ipotizzato che fossero, al contempo, anche veri e propri sacrifici umani.
Particolarmente noto è il cosiddetto “Uomo di Tollund”. Una mummia ben conservata (soprattutto il volto, così ben conservato che sembra morto in tempi recenti), riportato alla luce il 6 maggio del 1950, da Emil e Viggo Højgaard dalla palude di Bjældskor Dale, presso il vilalggio di Tollund (a 12 chilometri ad occidente della cittadina di Silkeborg), appartenente ad un uomo risalente al IV secolo a.C., durante l’ “Età del ferro scandinava”.
Il Museo di Silkeborg, dove l’Uomo di Tollund (o meglio la sua testa, ilr etsod el corpo è una copia inq aunto non si è riusciti a preservarlo) è attualmente esposto, ha stimato che l'”Uomo di Tollund” sia morto all’età di circa 40 anni e che fosse alto un metro e sessanta centimetri.
Fu giustiziato mediante impiccagione. Il cappio di corda ha lasciato evidenti segni sulla pelle sotto il mento e al lato del collo. Non è stato però individuato alcun segno nella parte posteriore del collo, in corrispodennza del nodo del cappio. Non è stato possibile accertare se il collo venne spezzato o l’uomo sia morto per soffocamento.
Ora, una recente scoperta verificatasi nell’area di Alken Enge nei pressi del Lago Mossø, sempre nella penisola dello Jutland (la parte continentale del piccolo regno scandinavo), sembra fugare ogni dubbio.
In fatti in una specie di fossa comune sono tornati alla luce gli scheletri, decisamente ben ocnservati, di un intero esercito fornato da circa 1000 appartenenti al popolo germanico dei Teutoni, uccisi circa 2000 anni fa.
Il sito, come già accennato si trova nell’area paludosa di Alken Enge nei pressi del Lago Mossø.
Le ossa rivelano ferite da armi, tanto che è stata pure avanzata l’ipotesi che i guerrieri non fossero tutti morti in combattimento che alcuni fossero prigionieri di guerra e vennero sacrificati alle antiche divinità dell’Europa settentrionale.