GLI ORRORI DEL CIMITERO LONDINESE DI HIGHGATE, SINISTRI MISTERI INSOLUTI, di Domenico Pelino.

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GLI ORRORI DEL CIMITERO DI HIGHGATE A LONDRA, FANTASIE O SCONVOLGENTI E MACABRE REALTA’?
di Domenico Pelino.

Antri nebbiosi, immersi in un silenzio ultraterreno, sinistri ululati e cigolii, brividi e terrore allo stato puro. Non è il set dell’ultimo film horror di successo ma un luogo che esiste per davvero, dove la realtà concreta, quella di tutti i giorni, si confonde con dimensioni che non sembrano di questa Terra.

Il nostro pianeta è letteralmente costellato di luoghi definiti misteriosi, esoterici, inquietanti; la scienza ufficiale ignora tout court questi siti, negando a priori persino la possibilità che ci possa essere qualcosa di “strano”.
Eppure nel corso del tempo si sono accumulate una serie di testimonianze, indizi, tali da far sorgere almeno il legittimo dubbio. Tutte fandonie, fantasie, allucinazioni, truffe e frodi?

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Inoltre, di frequente, una ricerca seria e basata su metodologie scientifiche e verificabili, viene impedita o almeno osteggiata da atteggiamenti che denotano riserbo, timore, paura. Daltronde è anche comprensibile, che la stragrande maggioranza delle persone preferisca non affrontare certe tematiche, preferisce non varcare quella soglia o guardare aldilà della siepe…

Desideriamo proporre ai nostri lettori una serie di luoghi “in cui ci si sente”, come scriveva un grande scrittore del mistero, luoghi non sperduti i lande desertiche o su qualche isola sperduta o in valli inaccessibili, ma facilmente raggiungibili con qualche ora di aereo o addirittura di automobile o di pullman.
Invitando, come facciamo sempre, ad andare a dare un occhiata personalmente, facendosi una propria idea in proposito.

Il primo di questi luoghi si trova a Londra, e sta’ tornando a suscitare interesse ed emozioni. Nonchè sinistri brividi lungo la schiena.

Dobbiamo raggiungere la capitale del Regno Unito, e precisamente il quartiere di Highgate, dove sorge dal 1839 l’omonimo cimitero di Highgate risalente al 1839 , costruito in contemporanea ad altri sei cimiteri (conosciuti con il nome “Magnificent seven”), in ossequio alla nuova politica sul decentramento dei luoghi dis epoltura dai luoghi abitati.
In quanto quelli adiacenti alle chiese (o addirittura all’interno) non erano più in grado di recepire altre sepolture e soprattutto perché considerati giustamente poco salubri.

Di circa 15 ettari, iscritto nel Registro dei Parchi e Giardini (“National Register of Historic Parks and Gardens”), il Cimitero di Highgate, venne considerato monumentale per le sue costruzioni gotiche e risultò essere per l’epoca un luogo ambito e ricercato per le sepolture degli aristocratici inglesi.

Il Cimitero si divide in due parti; ad est troviamo l’ala di un normale camposanto risalente al 1854 e tutt’ora usata per le inumazioni, mentre ad ovest sorge quello che molti considerano uno uno scrigno (o, peggio, un sarcofago) pregno di misteri e leggende, fomentate nei decenni di sinistre apparizioni e fatti inquietanti, in ncui che sarebbe meglio non andare a curiosare.

Di fatto il Cimitero è un vero e proprio museo a cielo aperto, tra alte catacombe, copie di sepolcri egizi, di statue di angeli, di tombe gotiche, al cui interno crescono alberi, arbusti e fiori selvatici, rifugio ideale per uccelli e piccoli animali selvatici come le volpi e i tassi.

Particolarmente bello è il sentiero della “Egyptian Avenue” e la “Circle of Lebanon”, dove tutto ricorda il romanticismo vittoriano.
Esiste anche una galleria, ora in disuso, che veniva usata per far transitare le bare in maniera discreta dalla soprastante chiesa al luogo di sepoltura.

Qui sono stati inumati personaggi storici come Karl Marx, Michael Faraday, William Friese-Greene, Christina Rossetti e molti altri.

Fin qui la storia, ma la leggenda è ancora più intrigante e….inquietante.

Aneddoti e dicerie si sono inestricabilmente annodati, come le nodose radici di un albero secolare, ai fatti di cronaca….nera.

Tutto ebbe inizio nel 1862, anno in cui vi venne sepolta tale Elizabeth Siddal, moglie del celebre pittore Dante Gabriel Rossetti (1828-1882, tra i fondatori del movimento artistico dei “Preraffaelliti”) che per la disperazione buttò nella bara un libro di poesie a lei dedicate.

Dopo sette anni la salma venne riesumata e di fronte allo sgomento e incredulità dei presenti, il corpo apparve identico al giorno della sepoltura, con i suoi capelli rosso – dorato ma di una lunghezza superiore a quella che avevano al momento della dipartita.

L’accaduto convinse gli abitanti di Highgate che all’interno del cimitero si aggirasse un vampiro. Ma, a quanto pare, la notizia non varcò i confini del quartiere sino al 1971, quando si verificò una aggressione ai danni di una ragazza nella strada che conduce all’ingresso ovest del Cimitero di Highgate, delimitata dalla “Swain’s Lane”, arteria che collega l’ “Highgate Village” a “Kentish Town” costeggiando il “Waterlow Park”.

Chi si occupò in modo concreto e scrupoloso dei strani avvenimenti del Cimitero fu David Farrant, membro fondatore della “British Psychic an Occult Society”, che cominciò a mettere in collegamento testimonianze e gli articoli che trattavano il susseguirsi di avvenimenti inusuali.

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Ad esempio, in un articolo, leggiamo:

“A tarda notte stava rientrando a casa quando all’improvviso fu gettata a terra da un individuo alto, dal viso mortalmente pallido. Appena la ragazza sollevò lo sguardo, le luci di un’automobile che svoltava l’angolo illuminarono la scena e la figura scomparve. La ragazza aveva solo dei graffi alle ginocchia e ai gomiti, ma era sotto shock.
Le indagini della polizia non ebbero alcun esito. In particolare, gli agenti non riuscirono a spiegarsi come l’aggressore potesse essere scomparso, dato che un muro alto circa 5 metri fiancheggiava il viale da entrambi i lati”.

Un altro evento misterioso fu vissuto da un contabile londinese che passeggiando nel parco adiacente al Cimitero si accorse di essere seguito, voltatosi rimase impietrito vedendo un oscuro individuo, pallido, con capelli neri e occhi di fiamma, sospeso a mezz’aria, dopo quegli interminabili attimi si riprese e si rese conto che l’inquietante visione stava lentamente svanendo.

David Ferrant investigò anche su quest’evento, scoprendo nel luogo dell’apparizione tracce tali da far capire che si era svolto un rituale di magia nera, forse di necromanzia.

Lui stesso durante il solstizio d’inverno del 1969, mentre si trovava nel cimitero, attorno alle ore 23.00, intento in una seduta spiritica assieme alla sua assistente Jessie Stone, venne quasi ipnotizzato da un essere dagli occhi di brace.

Nello stesso anno nei pressi di una tomba del Cimitero di Highgate fu rinvenuto un cadavere decapitato.

Successivamente nel 1970 l’antagonista di Ferrant, tale Sean Manchester, organizzò all’interno del cimitero, una messa con la partecipazione del pubblico e della tv, arrivando al punto di scendere in una catacomba, aprire delle bare e gettarvi dentro dell’aglio, sale ed acquasanta.

Purtroppo la cosa non andò per il verso giusto ed alcuni individi presi dal panico profanarono alcune tombe ed impalarono i cadaveri.

Ferrant pur non essendo stato invitato, si presentò all’evento ma venne arrestato dalla polizia e successivamente condannato come responsabile delle profanazioni.

Così Sean Manchester, per calamitare su di sé l’attenzione della stampa e della televisione e visto che le apparizioni e le aggressioni continuavano, arrivò a dichiarare di conoscere il vampiro che infestava il cimitero, tale re dei non-morti, originario della Valacchia.

Farneticazioni prese direttamente da ben altre leggende e opere letterarie? Forse.

Ritrovamenti di animali sgozzati, in particolare gatti e volpi, continuarono a farsi sempre più frequenti e Sean Manchester, dopo un’altra delle sue strane sedute spiritiche o riti esoterici che dir si volgia, mise dell’aglio all’interno di una bara che conteneva, sempre secondo lui, il vampiro ed all’esterno un crocefisso e dell’acqua santa, dichiarando che il suo compito era terminato. E che il “non morto” non sarebbe mai più tornato a turbare il mondo dei vivi.

Ma la storia non era di certo terminata.
Nel 1977, a seguito di nuovi, continui avvistamenti ed aggressioni, l’indagatore del mistero tornò nella cripta e trovandola vuota si mise alla ricerca della bara scomaprsa con il suo occupante.

Sean Manchester trovò in una casa, secondo lui infestata da spiriti maligni, una bara con all’interno il corpo di un uomo che, stando alle sue asserzioni, era proprio un vampiro. Così per togliersi qualsiasi dubbio gli conficcò un bel paletto do frassino nel petto e gli diede fuoco, chiudendo definitivamente i conti con il mostro.

Negli anni successivi vi furono altri strani avvistamenti, ma ormai le tenebre erano calate sulla vicenda.

La gestione del cimitero e dell’intero perimetro cominciò ad essere gestito dai “Friends of Highgate Cemetery”, un associazione privata che da quel momento fece in modo che nela campsoanto non venissero più organizzate sedute spiritche, riti satanici o comunque qualsiasi tipo di assembramento, manifestazioni, trasmissioni televisive e permettendo di visitarlo soltanto accompagnati da una guida.

Tutte le domande relative ai fatti dell’Highgate Cemetery, sono in realtà rimaste senza risposta. Non è mai stata fatta piena luce.
E ancora oggi, in Inghilterra esistono due movimenti d’opinione.
Gli scettici ad oltranza, i quali ritengono che si sia trattato soltanto di macabre frodi (oppure di delitti da cronaca nera ma sempre con responsabili reali e materiali) e coloro che, invece, sono certi che qualcosa di soprannaturale sia davvero avvenuto.

Scettici o credenti, beh…se visiterete il Cimitero di Highgate…non dimenticate mai di avere in tasca un mazzetto d’aglio. Non si sa mai.

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3 commenti:

  1. Mi è piaciuto molto. Aldo

    • Due anni fa ho fatto visita al cimitero HIGHGATE principalmente per portare i miei ossequi al buon vecchio Carl Marx, trovare la sua nuova tomba non é stato difficile é stato invece complicato trovare la vecchia lapide quasi nascosta tra vecchissime lapidi in un boschetto.
      Il cimitero é molto grande e carico di storia con lapidi che attraversano secoli di storia.

  2. Marco Di Donato

    Bellissimo articolo! Complimenti a Domenico Pelino, sempre preciso e puntuale nelle sue descrizioni.

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