Puglia Misteriosa – I MENHIR CRISTIANIZZATI DI UGENTO di Marco Di Donato

I MENHIR CRISTIANIZZATI DI UGENTO (LE)

di Marco Di Donato

I menhir sono antichi monumenti megalitici del nostro passato la cui etimologia deriva dalla lingua bretone e significa “pietra lunga”.

La loro origine e il loro impiego rimangono un mistero: c’è chi dice rappresentassero delle stele sepolcrali, chi dei monumenti collegati al culto della fertilità e quindi al Dio Sole, chi invece una sorta di meridiane che scandivano il tempo. Fatto sta che nel periodo megalitico la loro diffusione fu davvero molto ampia.

I menhir venivano conficcati in particolari zone del terreno con l’intento di stimolare i centri energetici della terra e fungendo da “agopuntura”. Secondo la tradizione, inoltre, stare vicino ai menhir avrebbe consentito di trarre salutari benefici.

Tali magnificenze del passato, sono presenti in varie zone del Mondo, dall’Europa all’Asia, ma anche in America Meridionale e Africa e, in alcuni casi, raggiungono finanche i venti metri di altezza.

Ma è nell’Europa Occidentale che questi monoliti hanno avuto la loro maggiore diffusione.

Con il passare dei millenni, l’uomo si è spesso ritrovato dinnanzi a tali enormi monoliti e, cogliendone forse il reale significato, ne ha adattato l’uso in base alle proprie circostanze. In alcuni casi i menhir sono stati “cristianizzati”, ossia modificati secondo il principio della religione cristiana.

La “cristianizzazione” dei menhir si è resa necessaria da parte della Chiesa proprio per   superare i culti pagani ai quali molti uomini ancora erano legati, ed infatti su alcuni di questi monoliti vediamo oggi scolpite o sistemate delle grandi croci in pietra o in ferro, divenendo così questo monumento una sorta di ponte tra cielo e terra.

Il menhir cristianizzato posto presso la Cappella della Visitazione a Ugento

 

In Italia, una zona particolarmente ricca di monoliti è il Salento.

Qui, nel paese di Ugento e precisamente nella frazione Gemini , vi sono due menhir che hanno subito questo processo di “cristianizzazione”.

Il primo si trova nei pressi della Cappella della Visitazione, è alto circa 2 metri e sulla sommità è stata scolpita una croce in pietra.

Il secondo si trova nella zona di “Largo Croce” e anche in questo caso vediamo sulla sommità una croce in pietra infissa su di un capitello che venne scolpito nel XVII secolo.

Qui inoltre ci sono anche delle insegne vescovili con simboli religiosi e gentilizi.

Marco Di Donato davanti al Menhir della Cappella della Visitazione a Ugento

 

(Immagini sopra e sotto: il Menhir cristianizzato di “Largo Croce” )

Se per molti la cristianizzazione dei menhir è stata considerata come un affronto all’essere stesso del monumento, non va sottaciuto che questo modo si è rivelato utile per far giungere tali magnificenze del passato ai giorni nostri, riuscendoci così a farci godere di tali opere per poterle studiare e ammirare, nonché per farci riflettere sul tempo trascorso e quel che i nostri avi ci hanno lasciato.

 

(Marco Di Donato).

LE FOTO SONO DI MARCO DI DONATO.

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