UN RAGGIO DI LUCE DAL PASSATO:
AD ALATRI COME A NEWGRANGE
di Ornello Tofani.
Ho il piacere di comunicare alla Cittadinanza alatrense e a tutti gli appassionati che danni seguono le ricerche sui misteri dlel Mura megalitiche di Alatri, una notizia che segna, finalmente, un momento di dialogo alto tra le più importanti Istituzioni della nostra Città, perché articolato nell’ambito della sfera politica, religiosa, culturale di Alatri.
Come più volte preannunciato, da diversi anni sto operando affinché venga aperta una sezione del muro che circonda il giardino dell’Episcopio posto sulla Civita di Alatri: precisamente quella a ridosso dell’ingresso superiore della Porta Minore dell’Acropoli.
Infatti, senza quell’ostacolo, che si frappone come una barriera ai raggi del sole, nelle giornate degli equinozi sarebbe possibile rivedere l’attraversamento del corridoio poligonale della suddetta Porta, da parte delgi stessi raggi solari, così come avveniva anticamente.
In effetti, oggi, la penetrazione solare lungo la scalinata della Porta Minore si verifica solo intorno alle ore 10.30 del mattino del 21 marzo e del 23 settembre, ma è ridotta nella sua portata e intensità.
Ho illustrato, allora, presso le autorità competenti le ragioni di fattibilità di tale operazione e i vantaggi conseguenti:
1) il “taglio” andrebbe a incidere una porzione di muro che nulla ha di artistico o di prezioso, ma che è di fattura “recente” e che non presenta alcuna relazione con le imponenti strutture poligonali dell’Acropoli;
2) l’opera consentirebbe il recupero di un antichissimo messaggio simbolico segnato dall’attraversamento dei raggi solari, scandenti il ritmo delle diverse stagioni;
3) sponsor privati si sono mostrati disponibili a realizzare e a coprire eventualmente i costi del lavoro;
4) anche dal punto di vista dell’incremento turistico, non si dovrebbe sottovalutare la prospettiva di offrire in Alatri “qualcosa” di unico e che si riscopre solo in poche altre località del nostro Pianeta disegnate da strutture megalitiche e relazionate al cielo, come il tumulo di Newgrange in Irlanda o il Tempio del Sole di Palenque, in Messico.
Quanti ho interpellato, hanno mostrato concordemente favore e supporto all’idea e per questo, non posso che ringraziarli di tutto cuore: il Vescovo diocesano, S. E. Mons. Lorenzo Loppa e, unitamente, il Sindaco l’ing. Giuseppe Morini, che, in un colloquio privato, mi hanno espresso il loro “sì”; l’archeologo dott. Luca Attenni, Direttore del Museo Civico, al quale ho domandato la relazione tecnico – scientifica delle operazioni, già da lui competentemente realizzata e inviata alla Soprintendenza di Roma; l’architetto Gianni Fontana, che ha elegantemente posto il proprio impegno per la realizzazione di un progetto a regola d’arte; il parroco della Cattedrale, don Antonio Castagnacci e il dott. Carlo Fantini, Consigliere Delegato alla Cultura, che hanno manifestato, per i rispettivi ambiti, disponibilità bella alla cosa.
Insomma ci siamo. A breve la nostra Città riconquisterà un nuovo raggio di luce del Passato.