ALLA FACCIA DI TUTTI GLI INTOLLERANTI, BIGOTTI, IGNORANTI…….
..…DI OGNI RAZZA, RELIGIONE E PAESE…
Nei giorni scorsi è stata diffusa dagli organi di informazione la notizia di un insegnante della scuola media “Jacques-Cartier d’Issou” nel dipartimento delle Yvelines in Francia, contestato per aver mostrato e spiegato durante la una lezione il quadro (una copia è conservata al Louvre e una al Museo delle Belle Arti di Budapest) “Diana e Atteone’ del pittore Giuseppe Cesari, universalmente noto con il soprannome di “Cavalier d’Arpino” (1568-1640).
Motivo delle proteste sarebbe il fatto che alcuni studenti musulmani si sarebbero scandalizzati per la presenza nel capolavoro del Cesari di mitologici nudi femminili!
Episodio che fa il paio con quello dello scorso marzo, relativo ad un docente statunitense addirittura cacciata perché aveva osato mostrare durante una lezione di Storia dell”Arte, nientemeno che il celeberrimo “David” di Michelangelo. In quel caso, a protestare, erano stati i genitori di studenti cristiani. Ora, di fronte all’ennesimo episodio di intolleranza e bigottismo e di attacco alla Cultura e all’arte occidentale, è sceso in campo il professor Vittorio Sgarbi, non solo perché famosissimo critico d’arte e sottosegretario alla Cultura ma pure in quanto si sindaco della città natale di Giuseppe Cesari; ovvero ARPINO, in provincia di Frosinone. Riportiamo qui di seguito la dichiarazione rilasciata dall’on. Sgarbi, e tratta dagli organi di informazione.
“L’insegnante ha svolto una legittima e corretta lezione su un capolavoro del Cavalier D’Arpino, ‘Diana e Atteone’, soggetto mitologico frequentissimo nell’arte del Rinascimento e del Seicento. L’autore, Giuseppe Cesari, detto Cavalier D’Arpino, è nato nella città ciociara, ed è un grande artista comunemente noto per essere maestro di Caravaggio. L’ignoranza, la demenza, l’iconoclastia superano i limiti per una città, Arpino, che è al centro della cultura europea per il ‘Certamen’, al quale concorrono tutti gli allievi delle scuole europee per una traduzione dal latino di Cicerone. E si osserva che il mito di Atteone è un esempio altissimo della letteratura latina , dalle ‘Metamorfosi’ di Ovidio. L’attacco al Cavalier d’ Arpino e’ un intollerabile attacco all’Arte”.
(La Redazione).
Il dipinto del Cavalier d’Arpino è tratto da un noto episodio delle Metamorfosi del poeta latino Ovidio. Vi è raffigurato Atteone che sorprende la dea Diana e le sue ninfe durante un bagno. Per punizione, Diana lo trasformerà in un cervo (nell’opera si vede che gli stanno già spuntando le corna) e gli riserverà una fine atroce, facendolo sbranare dai suoi stessi cani da caccia. (Immagine Wikipedia)