Ha fatto di nuovo centro l’associazione “ViviFrosinone – ViviCiociaria” con il secondo appuntamento degli “Itinerari del Mistero”, in collaborazione con il “Mistery Team de Il Punto sul Mistero”, il patrocinio del Comune di Amaseno e la partecipazione dello scrittore e ricercatore Giancarlo PAVAT e dei suoi collaboratori Dino COPPOLA e Marco DI DONATO.
Nonostante l’afosa giornata di martedì 12 luglio, sono convenuti nel paese di Amaseno (che prende il nome dal vicino fiume di virgiliana memoria) oltre 120 persone (tra cui tantissimi giovani, provenienti da Pontinia in provincia di Latina, da Roma, da Frosinone e da diversi altri centri della Ciociaria) che al tramonto del sole hanno avuto modo di vivere una serata diversa dal solito tra simbolismi templari, misteri antichi e moderni, curiose ed enigmatiche opere d’arte.
Dopo il ritrovo presso piazzale S. Rocco, ove i ragazzi dell’associazione “ViviFrosinone – ViviCiociaria” hanno distribuito bottigliette d’acqua agli intervenuti, è iniziato l’Itinerario vero e proprio ( con la gradita presenza del Sindaco di Amaseno Antonio COMO). Una lunga colonna di autovetture si è snodata lungo la strada a tornanti in direzione del Santuario di Santa Maria dell’Auricola, distante da Amaseno qualche chilometro in direzione dei Monti Ausoni. L’arrivo nel piazzale antistante l’antichissima chiesa ha regalato ai partecipanti un tramonto mozzafiato. Subito dopo, un Giancarlo PAVAT in gran forma, dall’alto della gradinata della chiesa, ha catturato l’attenzione dei presenti illustrando le proprie ricerche (molte delle quali riportate nei suoi libri tra cui “Nel Segno di Valcento” -Edizioni Belvedere 2010) sull’Auricola e sugli enigmatici affreschi presenti al suo interno. (Il nostro sito si occuperà a breve con un apposito articolo dei Misteri della “Madonna dell’Auricola”).
Dopo la visita all’affascinante Santuario montano, si è ridiscesi in paese, dove, grazie alla disponibilità di Don ITALO, i partecipanti all’Itinerario del Mistero hanno potuto visitare la Collegiata gotico-cistercense di Santa Maria del XII secolo, altra perla del centro cittadino di Amaseno. Anche qui Pavat ha spiegato alcuni enigmi e curiosità presenti all’interno della chiesa in collaborazione con Dino COPPOLA che ha illustrato la figura del “Green man”, l’Uomo arboreo, presente in ben quattro esemplari sui capitelli del pulpito della Collegiata. Inoltre tutti sono rimasti affascinati dall’ampolla del sangue di San Lorenzo, prodigio, quello dello scioglimento, che si ripete da tempo immemore tra il 9 e il 10 agosto e che meriterebbe, forse, maggiore attenzione turistica. (Per gli altri misteri della Collegiata di Santa Maria, si rimanda, anche in questo caso, all’articolo di prossima pubblicazione su questo sito).
Dopo la visita alla Collegiata, PAVAT ha mostrato alcune simbologie presenti nell’omonima piazza, tra cui un esemplare del simbolo esoterico della “Triplice Cinta”, inciso su un concio lapideo murato verticalmente su un edificio prospicente la chiesa.
Dalla piazza ci si è inoltrati nel centro storico di Amaseno, incontrando ingressi di antiche botteghe medievali, case archivoltate, Trigrammi cristici, chiavi di volta con singolari simboli e Croci Potenziate. Come quella incisa presso la cantonata, all’angolo tra via Indipendenza e piazza dell’Annunziata che prende il nome dall’omonima chiesa. La quale, oltre ad ospitare, ormai da più di vent’anni, il tradizionale e bellissimo presepe allestito dai cosiddetti “Ragazzi del Presepe” di Amaseno, contiene anche un “Fiore della Vita” ed altri interessanti affreschi medievali e rinascimentali.
Attraverso un passaggio coperto il gruppo, sempre accompagnato dalle spiegazioni di PAVAT e coordinato da Alex VIGLIANI ed ai ragazzi e ragazze di “ViviFrosinone – ViviCiociaria”, ha raggiunto via Reale, dove si può vedere un enigmatico mascherone aggettante ed una non meno curiosa iscrizione sopra una chiave di volta con Trigramma Cristico IHS, che presenta “strani” errori nella data scritta con numeri romani.
Un vero e proprio brivido ha percorso la schiena di molti in via Bivia. Oltre per le numerose croci potenziate forse incise per indicare oscuri fatti di sangue dei secoli passati, ma soprattutto per l’inquietante mascherone (che a molti ha ricordato la figura di umanoide alieno) che sembra scrutare i passanti dall’alto di una chiave di volta.
Da via Reale si è raggiunta Piazza Castello, su cui insistono la chiesa di S. Pietro ed il castello sede del Museo Diocesano- comunale di Arte Sacra. Sull’arco adiacente al castello si trovano i due simboli della Triplice Cinta e dell’Alquerque o “Centro Sacro”. Alle spalle del castello, nell’omonima via un altro mascherone antropomorfo fa buona guardia sopra l’ingresso di un palazzo. Il cui portale è decorato con simbologie che sembrano rimandare ai principi maschile e femminile. Dal castello, l’Itinerario del Mistero ha imboccato via del Giglio e via del Risorgimento. Facendo osservare attentamente le chiavi di volta di diversi portali, Giancarlo PAVAT ha fatto notare simboli di carattere allegorico-esoterico (come un Uovo cosmogonico) e di ispirazione massonica. Sempre nelle viuzze del paese i sono poi visti altri simboli utilizzati anche dai Cavalieri Templari, come la Croce del Tau, il Segno del Golgota e altre croci potenziate e patenti.
Al termine del lungo Itinerario, faticoso ma affascinante ed intrigante, si è svolta la tanto agognata degustazione di prodotti tipici del luogo è occasione lieta per assaggiare il fiore all’occhiello della produzione gastronomica amasenese: quella dei prodotti di bufala.
Dal quartier generale di “ViviFrosinone – ViviCiociaria” ci fanno sapere che le prossime tappe degli “Itinerari del Mistero” sono già in preparazione per il mese di agosto, sempre in collaborazione con lo scrittore Giancarlo PAVAT e con altri esperti del settore dei Misteri. Pertanto, appuntamento per tutti, ancora una volta, con bellezze e misteri della Ciociaria e prodotti tipici da scoprire e riscoprire sotto il cielo d’estate.
LA REDAZIONE