IL SOLE SI STA RAFFREDDANDO? UNA TEMPESTA MAGNETICA PROVENIENTE DALLA NOSTRA STELLA STA PER COLPIRCI?
di Alessandro Middei.
Nei giorni scorsi è stata notata sulla superficie solare una macchia scura di dimensioni molto grandi. Questo denota che è in corso una intensa attività solare.
Le macchie solari, che appunto appaiono più scure rispetto alla superficie brillante della nostra stella, indica che in quella regione la temperatura è minore, ma nel contempo è sintomo che è in corso una forte attività magnetica.
Questa enorme macchia scura, che occupa quasi un terzo del disco solare (“è un fenomeno che si chiama “buco coronale” e in questo caso si ”estende per circa il 30% del disco del Sole”” ha spiegato all’ANSA Mauro Messerotti, dell’Osservatorio di Trieste dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell’università di Trieste) fa quindi presupporre che il Sole stia scagliando verso il sistema solare un flusso di particelle cariche di energia. Questo flusso, emesso da una zona più esterna della superficie solare, chiamata “Corona”, arriverà a collidere il campo magnetico terrestre proprio in questi giorni.
Dobbiamo preoccuparci? La tempesta magnetica distruggerà tutti i nostri sistemi informatici rigettandoci se non all’Età della Pietra quantomeno agli inizi del XIX secolo? Niente di tutto questo. Gli scienziati ci dicono che possiamo stare tranquilli.
Il fenomeno di questi “Buchi solari”, anche particolarmente vasti, è assolutamente normale in prossimità del cosiddetto “minimo solare”, ossia il picco di attività minima che il Sole attraversa ogni 11 anni e che è atteso per il 2018-2019.
Quindi, anche se il flusso di particelle dovesse dar luogo ad una tempesta geomagnetica, questa non dovrebbe provocare disturbi elettromagnetici percepibili. A detta degli esperti, l’unico fenomeno evidentissimo dovrebbero essere Aurore boreale di rara e spettacolare bellezza.