La notizia non è stata confermata ma è trapelata comunque. Sembrerebbe che lo staff del “MISTERY TEAM”, che, come è noto, è coordinato dall’astrofilo, ufologo esperto di analisi fotografiche computerizzate Alessandro Middei, Starebbe partecipando all’organizzazione (o sarebbe in procinto di allestire) una spedizione nel Mar Baltico per cercare di contribuire a fare chiarezza sul mistero dell’ormai famosa, o famigerata, “Baltic Anomaly”. Che sta togliendo il sonno a molti scienziati, ricercatori e sembra, anche Governi.
Come si ricorderà all’inizio di quest’anno un team di ricercatori e subacquei svedesi e finlandesi, denominato “OCEAN X”, ha individuato in una precisa area del Baltico, ad un profondità di circa 80 metri, un misterioso oggetto circolare. La scoperta scatenò subito ipotesi e illazioni, tra cui quella che si sarebbe trattato addirittura di una astronave aliena precipitata sulla Terra ed inabissatasi. Le immagini ottenute dal Sonar non erano abbastanza chiare e definite per poter identificare con sicurezza quella che venne, appunto, subito chiamata “Baltic Anomaly”.
Qualche giorno fa “OCEAN X” ha organizzato una nuova spedizione con l’intenzione di fare i modo che subacquei e telecamere potessero raggiungere il fondale marino e l’”anomalia” e verificare con i propri occhi di che cosa si trattasse..
E le sorprese non si sono fatte attendere. Il video diffuso dalla spedizione mostra una specie di struttura a fungo che si alza dal fondo di circa 8 metri con una cupola con un diametro stimato di 60 metri, una sorta di scia sul fondale che parte da esso e si allunga per quasi 400 metri, ed un’altra struttura circolare a 200 metri di distanza.
L’”Anomalia” è stata fatta oggetto di numerosi passaggi del “Sonar 3D – Multibeam” ed i ric3ercatori sono riusciti ad ottenere ulteriori informazioni. Le quali, però, invece che dissipare gli enigmi, non hanno fatto altro che infittire il mistero.
Il team “OCEAN X” ha scoperto all’interno dell’”Anomalia”, che sembrerebbe fatta di roccia o cemento (e questo esclude l’ipotesi astronave), corridoi e cavità con angoli retti, pareti con superfici assolutamente lisce e cavità, oltre a qualcosa di simile ad una scala.
“Quando abbiamo visto i muri che erano lisci e dritti, sono rimasto impressionato, come in un film di fantascienza”, ha detto alla stampa svedese il cofondatore dell’ “OCEAN X” Dennis Asberg.
Alcuni elementi dell’”Anomalia” sembrerebbero ormai acquisti.
– L’esterno è una piastra completamente circolare fatta di un materiale simile alla roccia o comunque al cemento e non di metallo.
– E’ stato confermato che l’oggetto ha la forma di un “fungo” e si alza per 8 metri dal fondo e la parete laterale comprende un pilastro che aumenta di spessore come una cupola di 4 metro di spessore sulla parte superiore ed arriva ad una altezza di 12 metri al di sopra del fondale circostante.
– La cupola sulla cima del “fungo” misura 180 metri di circonferenza.
– Ci sono dei “cerchi di pietre” dall’aspetto di “camini”, di dura pietra nera.
– Sulla parte superiore della cupola c’è un ulteriore misterioso oggetto, soprannominato “meringa” dai ricercatori Scandinavi. Inoltre sempre sula parte superiore dell’oggetto c’è un foro di 25 centimetri, di cui si ignora la funzione.
Le ipotesi al momento al vaglio dei ricercatori sono sostanzialmente due. O una struttura realizzata dall’Uomo e poi sprofondata nel mare oppure una formazione naturale alla quale le glaciazioni hanno conferito il bizzarro aspetto. Non sarebbe la prima volta che una realizzazione geologica naturale sia stata scambiata per artificiale.
Ora, mentre è in allestimento una terza spedizione svedese-finlandese, che dovrebbe prendere il via tra un paio di settimane, è emersa la novità che pure ricercatori italiani sarebbe interessati a verificare la “Baltic Anomaly”.
Il “MISTERY TEAM” non ha né confermato, né smentito la circostanza ma nostre fonti qualificate avrebbero accertato l’acquisto di biglietti aerei per la Svezia ed addirittura che il “campo base” della spedizione del “MISTERY TEAM” sarebbe l’isola Baltica di Gotland, a sud del,a posizione della “Baltic Anomaly”. Da lì, o dall’isoletta di “Faro” (a nord di Gotland ed ancora più vicino all’area interessata dall’”Anomalia”), gli Italiani avrebbero intenzione di dirigersi con imbarcazioni sulla verticale della “Baltic Anomaly”.
Per il momento è tutto ma continueremo a tenere informati i nostri lettori sia sulle ricerche degli svedesi e finlandesi che sull’eventuale partenza della spedizione tricolore.