SULLE TRACCE DEI TEMPLARI NEI BORGHI DELLA CIOCIARIA
CASTRO dei VOLSCI : NUOVI MISTERI NEL PAESE DELLE TRIPLICI CINTE
di Mario Tiberia
Nel mese di Agosto scorso,durante una delle mie passeggiate alla riscoperta dei simboli medievali disseminati nei paesi limitrofi alla vecchia Contea dè Ceccano, in compagnia delle mie figlie alle quali sto insegnando l’arte del ricercatore, ho fatto tappa a Castro dei Volsci per mostrare loro le tante Triplici Cinte, minuziosamente catalogate dal noto ricarcatore Giancarlo Pavat (unanimamente considerato uno dei maggiori esperti italiani di simbologie) e gli altri simboli appartenenti alla cosiddetta “Geometria Sacra”.
Girovagando per i caratteristici vicoletti, curiosando qua e la…abbiamo avuto delle piacevoli sorprese… anzi… di piu’… precisamente abbiamo scoperto nuovi simboli abilmente dissimulati nei portali ,di cui uno ha veramente dell’incredibile non soltanto per la natura dello stesso, ma soprattutto per il luogo del ritrovamento !
Mentre stavamo ammirando uno splendido esemplare di Triplice Cinta inciso su uno scalino di probabile origine medievale, mi sono andati gli occhi sul relativo portale dove, alla luce radente del tramonto, è magicamente apparso un superbo e mistico graffito che arriva dalla Antica Mitologia Cristiana … ovvero un Golgota !
Il Golgota o Calvario è quel simbolo composto da una specie di triangolo sormontato da una croce ad imitazione, appunto, del monte Calvario(dal Latino “Calvaria” luogo del cranio ) dove Cristo fu crocifisso,infatti puo’ essere anche chiamato Simbolo del Calvario (Calvary). Cosa ci fanno una Triplice Cinta ed un Golgota così vicini l’uno all’altro ? Quale messaggio voleva trasmetterci chi ha inciso questi sapienzali e mistici simboli nello stesso posto ? Non solo…. Scendendo gli scalini di un pittoresco vicolo, abbiamo ammirato un Fiore della Vita inciso su un portale datato 1896…..strano…due casi singolari che fanno pensare…. Anzi che fanno il mistero !
Il paese era posto ai confini della nota Contea dè Ceccano e si suppone che anche esso, per alcuni decenni ne abbia fatto parte; questa tesi è avvalorata dal fatto che Castro era , storicamente, sotto l’influenza e la protezione della potente famiglia Ceccanese, nonostante la sua appartenenza allo stato Pontificio…. E se a Ceccano abbiamo trovato simboli Templari….possibile che a Castro non ve ne siano ?
Con questa domanda che mi frullava nella testa, nel pomeriggio della stessa giornata siamo tornati a Castro, io , le mie figlie Marilena e Paola (ricercatrici in erba) e l’amica Vanessa Carlini laureanda in Graphic Design, appunto per indagare a fondo e cercare di portare alla luce qualche altro simbolo! Dopo un attento giro tra gli stretti vicoli del paese che ha riservato altre sorprese, ma soprattutto la calda accoglienza dei residenti che ci hanno aiutato nelle ricerche,Le indagini sono proseguite nella chiesa di San Nicola che ci è stata aperta grazie alla cortese collaborazione della Pro-Loco locale nella persona di Matteo, volontario e guida dell’associazione che ci ha introdotti nella chiesa e ci ha illustrato la sua antica storia.
Non mi metto a descrivere nel dettaglio il suo interno perché, certe meraviglie vanno ammirate dal vivo in quanto le parole non sarebbero sufficienti… ma vi dico soltanto che le sue pareti sono totalmente affrescate con scene del vecchio e del nuovo testamento anche se gli affreschi sono rovinati dal tempo e dall’umidità del luogo… e non solo !
Nel corso della visita, la nostra guida mi ha detto che sulle pareti vi erano degli strani graffiti, chiedendomi di spiegargli cosa fossero e che significassero…. Con mio sommo stupore e delle mie seguaci, su una delle colonne che sorreggono la navata principale, ho potuto ammirare alcuni piccoli esemplari di Nodo di Salomone incisi sul bordo superiore dell’affresco che ricopre la colonna stessa, insieme con alcune che sembrano delle antiche iscrizioni ed un calendario, come se qualcuno avesse inciso il passare dei giorni… ma non è tutto…le sorprese non erano ancora finite… perché nel guardare sull’altro lato della colonna privo di affreschi, con le mie assistenti abbiamo scoperto un magnifico e raro esemplare di Nodo di Salomone nella variante a cinque anelli, il quarto in ordine mondiale di ritrovamento ed il secondo da me scoperto dopo quello che ho rinvenuto su un affresco nella chiesa di San Giovanni Battista a Ceccano (Vedi relativo articolo di Giancarlo Pavat su questo sito) ; 5 è il numero sacro che nella mitologia Cristiana simboleggia, appunto, le cinque stigmate di Cristo! Nella cronologia dei ritrovamenti di questo importante Simbolo nella rara versione sopra descritta, lo possiamo trovare nella chiesa Templare di San Nicholas (ovvero San Nicola) – Great Wilbraham-Cambridgeshire – Inghilterra, sala Apollo- Castel Sant’Angelo – Roma, Chiesa San Giovanni Battista- Ceccano( Come afferma Giulio Coluzzi nel suo sito Angolo Hermes) ed ora Chiesa San Nicola – Castro dei Volsci.
Tornando ai nodi… la mano che gli ha incisi, era molto esperta e sapiente… conosceva molto bene la Numerologia Sacra e la relativa Geometria Sacra,tanto da far formulare l’ipotesi di una presenza Templare in questo luogo di culto…anzi… la certezza… in quanto ci sono tutti gli elementi tipici che si possono trovare nei luoghi in cui vi era una Commenda dei Mitici Cavalieri. Infatti..come se non bastasse, nell’ordine … sugli affreschi abbiamo rinvenuto delle Croci Potenziate dipinte come motivi ornamentali, affianco al portone d’ingresso vi è incisa una Croce Patente, su una pietra del campanile vi si trova incisa una Triplice Cinta, sulla colonnina dell’altare vi è un frammento di bassorilievo paleocristiano ( l’altro pezzo si trova murato sulla chiesa di Sant’Oliva nella parte alta del paese) con scolpito un altro Nodo di Salomone ed altri simboli che rimandano alla Mitologia Cristiana, il nome della chiesa è San Nicola come l’altra chiesa Templare a Ceccano, per la cronaca San Nicola era il Santo dei Templari e…non è finita !!!
Domanda :Perché il Nodo di Salomone si trova in tutti i luoghi Templari ? Risposta:
Semplice …. Molto semplice…. Perché il Nodo di Salomone è il primo simbolo di sapienza che i Cavalieri Templari adottarono,non a caso esso ha la forma di croce; la famosa croce Rossa Patente venne adottata in seguito e non fu la sola perché, essi ne adottarono altri di esemplari di croce, ma il primo fu proprio il nodo di Salomone , il simbolo della sapienza infinita, il labirinto cruciforme che lega e che scioglie , la rappresentazione dell’unione delle forze Divine con quelle Terrestri…. L’Unione di Dio con l’Uomo da egli creato ! Altra domanda : da dove deriva il nome “Templari “ ? Altra semplice risposta:
Quando furono mandati in Terra Santa a Gerusalemme, essi si chiamavano “ Poveri Cavalieri di Cristo “ e Re Baldovino II diede loro un’ala del monastero fortificato di Nostra Signora di Sion ( da qui deriva la loro devozione alla Madonna) per poi trasferire il loro quartier generale, nella spianata dove sorgeva il Tempio di Salomome; fu a questo punto che essi assunsero il nome di Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis ovvero Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone… abbreviato Templari… e fu l’inizio di un mito che è arrivato fino ai giorni nostri !
A questo punto mi sembra doveroso affermare che i Mitici Cavalieri entrarono in possesso della fonte della sapienza che il nodo di Salomone sigilla; quella fonte del “vero” e del “bene” contenuta nella Rivelazione biblica ed in particolare quella che Cristo ci offre….. ovvero l’antica sapienza che viene dalla Croce ! Per la cronaca… ll Nodo di Salomone è presente sulle tastiere di chi usa il famoso Personal Computer Mac Intosh della Apple, il tasto detto «mela» reca il simbolo di questo nodo rovesciato (in inglese chiamato Nodo di Bowen), alludendo alle proprietà del tasto che apre e chiude molti comandi dei programmi !
Tornando alla piccola chiesa, ma ricca di segreti e di cose strane…ad un lato dell’altare vi è un affresco che rappresenta la Genesi, dove Dio è raffigurato in forme umane con vesti bianche all’interno di un Nimbus ovale ( la Bianca luce Divina), una variante della classica aureola denominata “ Mandorla” che racchiude l’intera persona ed è riservata alla Vergine e alla figura di Dio ed appare sempre nelle scene che esaltano la natura divina di Cristo. Infine per concludere, sempre all’interno, possiamo trovare una stanza segreta sulla parte superiore del portico, una stanza in cui non vi si puo’ accedere perché, durante un antico restauro, fu volutamente chiusa la porta d’ingresso… Cosa ci sarà mai li dentro ?
Quante emozioni ci ha riservato questa visita che doveva essere soltanto una passeggiata alla riscoperta di un luogo conosciuto, quanti misteri sono riaffiorati dalle sabbie del tempo…. Misteri che dipingono un nuovo quadro di Castro dei Volsci, soprattutto emerge il legame con la Contea dè Ceccano ed i mitici Templari.
Dimenticavo una cosa…. Anzi questo, in verità, ho voluto rivelarlo per ultimo….per stuzzicare la curiosità… Prima di andare a San Nicola, nel nostro giro di perlustrazione con le mie assistenti abbiamo scoperto un altro simbolo…. In un vicoletto tranquillo ed isolato… sotto l’architrave di un portone abbiamo ammirato un esemplare di Ottagono ( altro simbolo della Vita e della Sapienza infinite), simile a quello del Castello di Ceccano ( ecco la prova del legame con l’antica Contea), con tanto di Croce graffita al suo interno… e per ben finire , abbiamo sempre osservato che su parecchi portali vi è scolpito il simbolo del Cristogramma o Trigramma Cristico I H S , riportanti delle croci che sono molto simili a due varianti adottate dai Templari…. E questo è un bel rompicapo… anzi l’inizio di una nuova indagine !
SURSUM CORDA ET AD MAIORA !!!
(Mario Tiberia)