“C’è vita su Marte? Un po’ il sabato sera”; recita una celebre ( e scontata) battuta. Ora si dovrà dire “c’è acqua su Marte? Sì, un po’ d’estate!”.
Ebbene sì , dopo numerosi falsi allarmi ed annunci sfumati, finalmente la NASA si è decisa a dare l’atteso (almeno da oltre 30 anni) annuncio della scoperta di acqua allo stato liquido sul Pianeta Rosso.
Questo il titolo dell’annuncio che è possibile leggere sul sito ufficiale dell’Ente americano;
Evidence That Liquid Water Flows on Today’s Mars.
Al momento si sa che non si tratterebbero di vasti laghi, maestosi fiumi o piscine olimpioniche (o addirittura mari sterminati come si può leggere su qualche sito che si è fatto prendere dall’entusiasmo), bensì di minuscoli ruscelli, tra l’altro di acqua salata (accertato grazie alla presenza di sali idrati), che periodicamente comparirebbero sulla riarsa superficie marziana, lasciando quelle striature nerastre su cui tanto si è scritto negli ultimi anni.
La prova (inconfutabile) arriva dal satellite statunitense MRO (Mars Reconnaissance Orbiter) ed è stata prontamente pubblicata su “Nature Geoscience”.
Questi ruscelletti (che gli scienziati li indicano con la sigla RSL, acronimo inglese di “Recurring slope lineae”) sarebbero tipici delle stagioni calde stagionali (e per questo motivo non sarebbero stati visti e fotografati in altre occasioni), e scorrerebbero all’interno di strette canalette (larghe al massimo poche decine di centimetri) note sin dagli anni ’70.
Sin da quell’epoca c’era il forte sospetto che queste canalette fossero state create dallo scorrere di acqua allo stato liquido. Infatti i maligni (a pensar male si fa peccato, ma in genere ci si azzecca, era solito dire un noto e navigato politico italiano) stanno già dicendo che in realtà si tratta di una scoperta “in differita”, nel senso che era nota da tempo ma solo ora la NASA ha ritenuto opportuno divulgarla ufficialmente. Perchè? Forse perchè ogni tanto bisogna far vedere che l’Agenzia Spaziale più famosa del Mondo serve a qualcosa, annunciando quindi, ad orologeria, clamorose (?) scoperte. Con l’Amministrazione Obama, infatti, il budget a disposizione della NASA è sceso ai minimi storici. Si sa, Obama,per motivi che in realtà non sono del tutto noti (non facciamo ingannare dalla “favoletta” della “Spending Review” a Stelle e Strisce) non ama molto le esplorazioni spaziali (Se è per questo non ama molto nemmeno difendere l’Occidente e la Democrazia, visto che firma accordi con i peggiori regimi del Pianeta che non vedono l’ora di distruggere altre nazioni democratiche; ma questa è un altra storia).
Quindi il sensazionale annuncio della NASA sarebbe soltanto uno spot pubblicitario? Speriamo di no. La delusione e marezza sarebbero enormi. Si guasterebbe il (comunque) legittimo entusiasmo per la scoperta che, in ogni caso, è importante.
Ogni fiume nasce da un rivolo, recita un proverbio (se non ricordiamo male) cinese. Quindi……. sarebbero in arrivo altre e più sconvolgenti rivelazioni? E’ quello che affermano ( e sperano) alcuni ricercatori (anche di casa nostra). Ovvero la notizia della prova dell’esistenza di vita fuori della Terra (a che livello evolutivo sarebbero poi queste forme di vita, è un altro discorso) o addirittura la scoperta di reperti archeologici (di cui tanto si discute , anche grazie ad immagini della stessa NASA o dell’Agenzia Spaziale Europea, in cui in molti hanno visto manufatti artificiali) sulla superficie del Pianeta Rosso.
Attendiamo fiduciosi. Nessuno può dire che cosa ci riserverà il Futuro. Intanto godiamoci questi rivoletti di acqua che seppur non ospitano meravigliosi salmoni marziani intenti a risalirli, possono far volare davvero la Fantasia.
LA REDAZIONE