(nella foto : Giorgio Pacetti) PIGLIO – Sedici mesi fa si diede semaforo verde alla messa in sicurezza della Collina Pier Fanali.
Ma a tutto oggi i lavori sono sospesi dal mese di Aprile per una variante in corso d’opera.
Correva l’anno 2012 e precisamente il 22 Agosto quando la Giunta provinciale di Frosinone aveva dato, nell’ultima seduta, via libera ai lavori per la messa in sicurezza della Collina Pier Fanali.
Lo comunicava con grande soddisfazione alla stampa l’Assessore alla Cultura della Provincia di Frosinone, Antonio Abbate il quale dichiarava:
“Desidero esprimere che la nostra Giunta Iannarilli ha varato i lavori di consolidamento del dissesto in località Pier Fanali, in Comune di Piglio. l finanziamento per questi lavori ammonta a 650.000 euro”.
Anche l’amministrazione comunale di Piglio capeggiata dal dott. Tommaso Cittadini aveva espresso, dopo molti anni di attesa in cui era stato annunciato l’intervento di consolidamento del dissesto che interessa l’area di Pier Fanali, piena soddisfazione per l’ennesimo risultato raggiunto. Così il Sindaco Cittadini aveva detto alla stampa:
“L’intervento di consolidamento dell’area Pier Fanali è stato richiesto per la prima volta dal Comune di Piglio nel 1978 per affrontare un problema storico che interessava la parte alta di Piglio. C’era e c’è la necessità di consolidare la stessa per limitare le condizioni di pericolo che derivano dal dissesto idrogeologico interessante l’area e dunque per salvaguardare la sicurezza degli abitanti del luogo e dei cittadini che si trovano più a valle.
Nel corso dei circa 35 anni successivi nessuna amministrazione è riuscita a risolvere tale problematica con la conseguenza che molti cittadini pigliesi sono stati sottoposti ad un livello di pericolo elevato. Ciò è dimostrato anche da alcuni episodi di distacco dei massi dalle pareti. L’amministrazione comunale di Obiettivo Comune che ho l’onore di guidare ha iniziato dal suo insediamento una attività di pressing costante nei confronti dell’amministrazione provinciale e degli altri enti regionali preposti a gestire l’intervento, trovando la sensibilità da subito delle stesse e in particolare dell’Assessore Quadrini che si è fatto carico di condividere con noi questo percorso. Esprimo a nome di tutta l’amministrazione comunale la soddisfazione per essere riusciti a portare a casa l’ennesimo risultato concreto e ancora una volta abbiamo dimostrato di riuscire ad ottenere risultati laddove le precedenti amministrazione non erano riuscite, pur in un periodo in cui le risorse economiche scarseggiano e con l’atteggiamento di proprio di chi lavora molto e propaganda poco”.
Dello stesso parere è stato l’assessore provinciale Quadrini il quale aveva dichiarato:
“L’amministrazione provinciale ha deciso di intervenire su Piglio privilegiandola su tanti altri tipi di interventi simili presenti sulla provincia di Frosinone per la particolare delicatezza della situazione. L’amministrazione comunale ci ha sollecitato costantemente attraverso il Sindaco Tommaso Cittadini e attraverso agli altri amministratori competenti, con i quali abbiamo consolidato un rapporto di estrema fiducia e impegno. Sono molto felice di essere riuscito a portare a termine l’iter burocratico di Pier Fanali che attraverso un intervento di messa in sicurezza di tutta l’area garantisce ai cittadini pigliesi maggiore tranquillità. Esprimo felicità anche per l’amministrazione comunale che in questi anni ha manifestato grande attenzione e determinazione”.
Le opere di consolidamento sono state appaltate nel mese di Settembre 2012 alla ditta GorrasitCost srl di Roccadaspide (SA) che aveva iniziato il 29 Ottobre 2012 per portarli al termine il 25 Febbraio 2013. L’importo dei lavori a base d’asta ammonta a 423mila Euro; ribasso d’asta 33,368%; importo netto dei lavori Euro 277.688,59; oneri per la sicurezza Euro 6.250,40; importo contratto Euro 283.983,99. Al di là dei numeri e delle dichiarazioni trionfalistiche fatte dagli Amministratori Provinciali e Comunali i lavori di alta ingegneria idraulica sono sospesi dal mese di Maggio 2013 per una Variante e rimangono ancora da eseguire la riconfigurazione dei terreni, annullando le viabilità di cantiere che sono state eseguite per i sondaggi archeologici, e il ripristino con asfalto del manto stradale, della storica Via San Lorenzo che è stata interessata per circa 500 metri al convogliamento delle acque sorgive e piovane che per 37 anni sono state un vero e proprio “incubo” per i residenti. Ora i lavori da sette mesi sono sospesi per una variante in corso d’opera e rimangono da fare opere molto necessarie per la messa in sicurezza della Collina. Cosa si aspetta?
Commissario Patrizi se ci sei batti un colpo!
(Giorgio Alessandro Pacetti)