(Immagine di apertura; Giancarlo Pavat, il regista Donato Lupo e il conduttore Raffaele Marallo nella Grotta affrescata del Santuario del Crocifisso a Bassiano, dopo l’ultimazione delle riprese TV per il programma SIMBOLIKA)
NUOVE CURIOSITÀ E MISTERI DELL’ARTE SALTATI FUORI DURANTE LE ULTIME RIPRESE DEL PROGRAMMA SIMBOLIKA.
Si sono concluse, lo scorso 2 gennaio, le riprese della ENDECA PRODUZIONI TELEVISIVE per il programma SIMBOLIKA, che andrà in onda sui canali Sky a partire dal prossimo febbraio.
In una giornata caratterizzata da freddo intenso ma da un cielo terso, si sono girate in mezzo ai Monti Lepini nel Basso Lazio, le ultime scene del programma che affronterà gli enigmi, i segreti e le curiosità legate alle Simbologie presenti negli antichi borghi medievali e in antiche opere d’arte.
(Immagine sopra: Giancarlo Pavat e Mario Tiberia a Bassiano durante le riprese per SIMBOLIKA )
In particolare, la troupe guidata dal regista Donato Lupo e con la supervisione di Giancarlo Pavat e la collaborazione degli amici del IlPuntosulMistero Mario Tiberia Marco Di Donato e Orazio Vignola, ha operato a Prossedi e a Bassiano, caratteristici paesini arroccati sui monti della provincia di Latina.
A Prossedi, grazie alla squisita disponibilità della Famiglia proprietaria dell’edificio, è stato possibile riprendere (per la prima volta in assoluto ) uno straordinario e sconosciuto affresco presente in una cantina.
(Immagine sopra; Mario Tiberia mentre illustra, davanti alle telecamere di SIMBOLIKA, l’affresco presente nella cantina di una abitazione privata a Prossedi – foto G Pavat. Sotto: Marco Di Donato davanti al medesimo affresco)
Un affresco che costituisce un mistero avvolto in un enigma. Infatti si ignora che cosa fosse un tempo il luogo che lo ospita (probabilmente la cappella di un convento), chi fossero i committenti e il motivo della scelta dei santi ritratti. Ovvero l’Arcangelo Raffaele, Santa Caterina d’Alessandria e San Giovanni Battista.
Ma non anticipiamo nulla. Ci penserà SIMBOLIKA a cercare di far luce su questi enigmi.
(Immagine sotto: Orazio Vignola e l’affresco sopravvissuto nella cantina di un edificio privato a Prossedi- foto G Pavat)
La troupe è poi tornata a Bassiano (dove c’era già stata nell’estate del 2018 per sopralluoghi e prime riprese), nella Grotta del Santuario del Crocifisso, dove grazie a Pavat e Tiberia ha rilevato ulteriori enigmi e curiosità.
Ad esempio, nella cappella dove si trova la CROCIFISSIONE CON GLI ANGELI CHE RACCOLGONO CON ALCUNI CALICI IL SANGUE DI CRISTO (affresco, immagine in basso, di cui Giancarlo Pavat si è gia’ occupato su questo sito), adiacente alla Grotta (detta) dei Templari.
Si tratta di un affresco solo in parte sopravvissuto, databile al XIV secolo. Vi è raffigurato un Santo con la chierica (frate francescano? ) che regge un “Pastorale” la cui parte terminale superiore è forgiata a guisa di testa di drago.
Giancarlo Pavat, che ha notato l’interessante particolare, ha spiegato che “esistono pastorali vescovile a forma di Drago. Ad esempio, uno è conservato nella Cattedrale di Anagni (FR) “.(Immagine in basso – foto M Tiberia).
“Ma non ho mai visto prima una simile iconografia riportata in un affresco. Inoltre, di che santo potrebbe trattarsi?”
Un quesito a cui certamente tenterà di dare una risposta il programma SIMBOLICA.
(Immagine sopra; l’Annunciazione, che evoca influssi di Pietro Cavallini, presente nella Grotta del Santuario del Crocifisso. Sotto; il particolare del libro sul leggio- foto G Pavat)
Ma non è tutto. Le telecamere della ENDECA PRODUZIONI TELEVISIVE hanno ripreso un altro particolare curioso in un altro affresco.
Questo affresco (Immagine sopra – foto G Pavat) si trova nella celebre Grotta affrescata del Santuario del Crocifisso.
Raffigura la Crocifissione con i 2 Giovanni ai lati. Il Battista a sx e l’ Evangelista a dx.
La particolarità dell’affresco sta nel gesto che il Battista fa con la mano dx. (Immagine in basso- foto G Pavat)
“Il GESTO DELLE CORNA ” ha spiegato Pavat, che aveva già notato in altre occasioni il singolare gesto del Battista “aldilà delle attuali valenze scaramantiche , è in realtà antichissimo. Lo troviamo su sculture e bassorilievi ellenici, etruschi e (più raramente) romani. Generalmente veniva fatto con la mano sx. Lo si ritrova in contesti funerari, eseguito dai partecipanti alle esequie come viatico per il defunto. In pratica, lo si voleva aiutare nel viaggio nell’ Aldilà, donandogli la forza dei Tori (rappresentati appunto dalle corna) . Ma fare le CORNA con la mano equivaleva anche a donare (sempre al caro estinto) la ricchezza della CORNUCOPIA. Quindi era in ogni caso un gesto POSITIVO”.
“L’ho ritroviamo anche nel Cristianesimo ortodosso” ha commentato l’architetto Giancarlo Marovelli, noto studioso di simbologie “Nasce dai mudra che venivano usati in Oriente”.
Questi sono solo alcuni dei nuovi spunti che potremo trovare in SIMBOLIKA. Un piccolo assaggio per stuzzicare l’appetito. Per saziarci non rimane che pazientare ancora qualche settimana e poi gustarci questa nuova avventura televisiva negli orizzonti sconfinati del Mistero.
LA REDAZIONE.