CONFERENZA STAMPA AL COMUNE DI CECCANO SULLE ULTIME STRAORDINARIE SCOPERTE E SUL “TURISMO DEL MISTERO”.
Venerdì 27 novembre 2015, si è tenuta presso l’Aula Consiliare del Comune di Ceccano (FR), una conferenza stampa convocata dal vicesindaco Massimo Ruspandini con lo scopo di annunciare ufficialmente le straordinarie novità emerse negli ultimi mesi in merito ad aspetti misteriosi ed intriganti della storia e dell’archeologia della cittadina ciociara. Come il sito megalitico (con l’ormai famoso “Vichingo” di pietra) scoperto da Roberto Adinolfi, di cui il nostro website è stato il primo a dare notizia, e alcuni graffiti rinvenuti nel Castello dei Conti di Ceccano che potrebbero essere messi in relazione con i Cavalieri Templari. Ma non solo; si sono anche lanciate nuove idee per uno sviluppo turistico e culturale della città. Ma procediamo con ordine. Oltre al vicesindaco Massimo Ruspandini, erano presenti alla conferenza stampa l’assessore alla cultura Stefano Gizzi, l’assessore al turismo Mario Sodani, il Presidente della Commissione Cultura Federica Aceto, Roberto Adinolfi, lo scopritore dei graffiti del maniero Andrea Selvini dell’associazione “Cultores Artes” e il noto scrittore e ricercatore Giancarlo Pavat.
Il vicesindaco Massimo Ruspandini ha presentato Giancarlo Pavat spiegando che l’Amministrazione guidata dal sindaco Roberto Caligiore, l’ha voluto coinvolgere in merito alle ultime interessanti scoperte proprio alla luce della fama di ricercatore serio e l’elevato profilo culturale. “È un onore averlo con noi qui a Ceccano e saperlo impegnato a darci una mano nel studiare, divulgare e valorizzare alcuni dei tesori che la nostra città per troppo tempo ha tenuto nascosti e dimenticati” ha spiegato Ruspandini, ricordando alcune delle più importanti ricerche e scoperte effettuate da Pavat nel territorio del Basso Lazio negli ultimi anni, in particolare quelle relative al celebre affresco con il Cristo nel Labirinto di Alatri.
Dopo l’intervento del Presidente della Commissione Cultura Federica Aceto, che ha ringraziato gli intervenuti ed ha anch’essa presentato Pavat, Adinolfi e Selvini hanno rapidamente ragguagliato sulle rispettive scoperte (per le quali rimandiamo i nostri lettori agli articoli già presenti sul nostro sito e su quelli di prossima pubblicazione). Ha poi preso la parola Giancarlo Pavat che ha sottolineato come, anche alla luce della propria esperienza non solo a livello nazionale ma pure europeo, Ceccano abbia tutte le carte in regola per poter sviluppare il cosiddetto “Turismo del Mistero”.
“Le recenti scoperte effettuate a Ceccano possono diventare delle straordinarie ed incredibili opportunità non solo di rinnovamento culturale ma pure economico per l’intera città” ha spiegato Pavat agli organi di informazione “Le due scoperte di cui si sta parlando in questa sede e che io ho già avuto modo di vedere nelle settimane scorse, sono un sito costituito da alcuni megaliti individuati da Roberto Adinolfi (che secondo diversi studiosi contattati e notiziati potrebbero essere opera dell’uomo) e diversi graffiti nel Castello dei Conti di Ceccano raffiguranti simboli medievali di grande interesse per le valenze esoteriche e misteriche”.
Scoperte afferenti la vastissima tematica del Mistero in senso lato e che, secondo Pavat, se opportunamente divulgate e valorizzate, possono far entrare Ceccano nel novero delle località mete del cosiddetto “Turismo del Mistero”.
“Esiste questa forma di turismo che muove numerosi appassionati e studiosi, molto sviluppata in Europa ma assolutamente snobbata dalle nostre parti.
Che tutto ciò che ha a che fare con il Mistero sia un brand in ascesa lo dimostrano le centinaia di email e contatti ricevuti dai website nazionali che hanno dato notizie del sito megalitico scoperto da Adinolfi” ha proseguito il ricercatore triestino ma ciociaro d’adozione “In molti hanno chiesto come e se fosse possibile visitare il sito. Tra l’altro, apprendo oggi che in molti hanno scritto anche e direttamente al Sindaco Caligiore ed al Comune.
Stesso discorso si avrà’ di certo quando si verrà’ a sapere dei graffiti del Castello di Ceccano. Graffiti relativamente ai quali già si parla di una presenza dei celebri Cavalieri Templari. Ed è noto come siano una tematica di grande presa su un pubblico decisamente vasto.
Ma se dovesse emergere che i Templari non hanno nulla a che fare con quei simboli, si tratta comunque di qualcosa di molto interessante ed intrigante”.
Pavat ha citato come esempio uno dei simboli raffigurati nei graffiti rinvenuti nel castello da Andrea Salvini; ovvero quello che raffigura la cosiddetta “Lancia di Longino”.
“Simbolo assolutamente raro nel Lazio ed in Italia centrale ma molto diffuso e “sentito” nei paesi europei germanofoni.
Questo simbolo, proprio per la sua rarità’ e peculiarità’ ha immediatamente suscitato l’interesse e l’entusiasmo di molti ricercatori e docenti universitari di tutta Italia. Alcuni dei quali a breve verranno a Ceccano proprio per vederlo. Ennesima dimostrazione della grande opportunità offerta alla città di Ceccano”.
Al termine della Conferenza Stampa, dopo brevi interventi degli assessori Gizzi e Sodani che hanno confermato l’intenzione dell’amministrazione comunale nel seguire la strada suggerita da Pavat, il vicesindaco Ruspandini ha comunicato che a breve esperti di livello nazionale arriveranno a Ceccano per vedere con i propri occhi le nuove scoperte e che se ne parlerà anche il giorno 5 dicembre 2015 durante l’evento finale del PREMIO NAZIONALE CRONACHE DEL MISTERO che si terrà presso l’Hotel “Traiano Imperatore” agli Altipiani di Arcinazzo.
(Nella foto: un momento della Conferenza Stampa di Venerdì 27 novembre; da sx Giancarlo PAVAT, il vicesindaco Massimo RUSPANDINI e Roberto ADINOLFI)