Immagine di apertura: il presunto Ufo di Feletto Umberto in Friuli – Venezia Giulia del 2012 (archivio ilpuntosulmistero)
Considerazioni storiche sulla teoria parafisica dell’origine degli Ufo
di Giovanni Pellegrino
In questo articolo prenderemo in considerazione il contesto storico nel quale nacque la Teoria Parafisica sull’origine degli Ufo.
Alfine di comprendere il contesto storico nel quale nacque tale teoria è doveroso fare una premessa di notevole importanza.
Sul finire del decennio 1947-1957 conosciuto come il periodo classico dell’ufologia americana la ricerca sugli Ufo entrò in crisi profonda.
Infatti progressivamente diminuì l’interesse sia della stampa che dell’opinione pubblica nei confronti del fenomeno Ufo.
2. Immagine sopra: un simpatico “cartello stradale” sulla presenza di ufo e dischi volanti (archivio ilpuntosulmistero)
Inoltre si registrò stranamente anche una notevole diminuzione di avvistamenti sui cieli degli Stati Uniti.
L’ambiente della ricerca ufologica dovette prendere atto che dieci anni di avvistamenti e di indagini non avevano permesso di giungere ad alcuna conclusione valida che potesse spiegare la natura e l’origine degli Ufo.
Tuttavia la maggior parte degli ufologi era convinta di trovarsi di fronte ad un fenomeno di natura extraterrestre costituito da navicelle spaziali pilotate da esseri biologici di altri pianeti.
Nonostante ciò nessuno degli ufologi era in grado di fornire delle spiegazioni abbastanza plausibili e logiche sui motivi per i quali tali misteriosi visitatori si limitassero solamente a comparire nei nostri cieli di tanto in tanto senza prendere contatto diretto con gli abitanti della terra. Tale fatto a prescindere dalle intenzioni che potevano avere nei nostri confronti.
Inoltre aveva molta importanza il disinteresse dell’ambiente scientifico verso il fenomeno Ufo.
Per tali ragioni lo sconforto indusse molti ufologi a pensare che non valesse più la pena continuare a indagare sugli Ufo cosicché abbandonarono i propri studi.
Questa situazione di stallo durò dal 1963 al 1968 periodo in cui molti ufologi fecero autocritica sui metodi di ricerca utilizzati fino a quel momento.
Inoltre molti ufologi cercarono di comprendere in cosa avessero sbagliato e da dove sarebbero dovuti ripartire utilizzando differenti metodi di ricerca e di indagine.
Nel 1968 uscì il “rapporto Condon” che diede un ulteriore colpo di grazia al fenomeno Ufo e demotivò ancora di più gli ufologi per quanto riguarda il tentativo di trovare nuovi metodi con i quali continuare a investigare.
3. Immagine sopra; Jacques Fabrice Vallée (fonte Wikipedia)
Questo fino all’uscita in libreria di opere che tutt’oggi vengono considerate testi fondamentali nell’Ipotesi Parafisica dell’origine degli Ufo.
Tali opere a cui abbiamo fatto riferimento sono “Passaporto per Magonia” di Jacques Fabrice Vallée e “Creature dall’ignoto” e “Ufo operazione cavallo di Troia” scritti entrambi da John Keel.
4. Immagine sopra: la copertina di una edizione recente in lingua originale del discusso libro di successo di John Keel; “Operation Trojan Horse”.
Grazie a tali opere nacque negli Stati Uniti nel 1969 la News Ufology inaugurando un nuovo promettente filone di studio sugli Ufo.
Tuttavia la News Ufology generò polemiche da parte di molti ufologi ortodossi poco coerenti con gli sbandierati intenti di fare autocritica e di dare una vera svolta agli studi sugli Ufo.
John Keel (1930-2009) uno dei due fondatori della News Ufology durante la sua carriera di giornalista compì molte indagini sui fenomeni inspiegabili come un moderno Charles Fort autore che ispirò in maniera considerevole il suo lavoro di ricerca.
5 immagine sopra: John Keel (1930-2009)
Fu agli inizi del 1960 che Keel si dedicò interamente a studiare il fenomeno Ufo.
A quel tempo la sua convinzione era in linea con quella degli ufologi ortodossi ossia che dietro gli avvistamenti Ufo vi fossero esseri alieni provenienti da altri pianeti.
Di conseguenza Keel si impegnò al massimo nel dimostrare l’origine extraterrestre degli Ufo.
Ma dopo tre anni nei quali indagò a fondo su Ufo e alieni e intervistò centinaia di testimoni oculari la sua convinzione che gli Ufo avessero origini extraterrestri incominciò progressivamente a vacillare.
Infatti Keel non ritrovava più alcuna logica in questa chiave di lettura del fenomeno Ufo.
Egli si rese conto che l’ipotesi extraterrestre dell’origine degli Ufo non era sufficiente a dare una spiegazione esauriente alla complessità e alla vastità dei fenomeni connessi agli Ufo.
Inoltre l’ipotesi extraterrestre non si adattava a spiegare la maggior parte dei casi studiati da Keel avendo egli costatato che nella fenomenologia ufologica erano presenti elementi inquietanti e misteriosi addirittura scollegati tra loro.
Alla fine Keel si convinse che l’ufologia, i miti che narrano del Piccolo Popolo, i fenomeni paranormali e mediatici i Poltergeist, così come gli incontri con creature di aspetto bizzarro e spaventoso avessero un filo rosso che li univa dal momento che erano le molte facce di un’unica medaglia.
Keel prese in esame l’ondata di velivoli avvistati negli USA nel periodo dal 1896 al 1897 ricercando ogni sorta di materiale bibliografico e giornalistico di quell’epoca.
Keel mise a confronto tale materiale bibliografico e giornalistico con i fenomeni di Poltergeist ed esoterici constatando che avevano una radice in comune.
Alla fine Keel si rese conto che questo sfuggente “qualcosa” si manifestava a noi umani utilizzando rappresentazioni che mutavano e si adattavano perfettamente a ogni epoca storica.
Per dirla in altro modo questa realtà sfuggente indossava “maschere” “travestimenti” diverse in ogni epoca storica.
Fu in tal modo che Keel formulò la teoria dei “Cavalli di Troia”.
Secondo tale teoria esisteva una realtà sconosciuta elusiva eppure tangibile costituita da entità che perseguivano il fine di condizionare e manipolare gli abitanti della terra fin dal principio della loro storia.
Secondo Keel si trattava di un fenomeno inquietante ed oscuro in grado di cambiare aspetto in base al contesto storico sociale e culturale esistente nei vari periodi storici.
Tale fenomeno inquietante e oscuro si comportava come un camaleonte dal momento che si mimetizzava alfine di ingannare gli esseri umani.
Oggi tale fenomeno assume l’aspetto di entità aliene dal momento che viviamo nell’era spaziale.
Ma nel Medio Evo quest’entità assumevano l’aspetto di fate gnomi elfi adattandosi alle credenze popolari di quel periodo storico.
Invece nell’800 venivano registrati dalle cronache dell’epoca avvistamenti di velieri volanti che sembravano usciti dai racconti di Giulio Verne mentre ai tempi dell’antica Roma Giulio Ossequente annotava le evoluzioni dei misteriosi Clipei Ardentes.
Durante la II guerra mondiale tale misteriosa realtà appariva nei cieli sottoforma di Foo Fighters.
Prima di John Keel, Lord Dowdning riteneva che gli Ufo fossero entità ultra terrestri in grado di rendersi invisibili agli occhi umani e addirittura in grado di assumere fattezze terrestri tanto da mescolarsi all’umanità senza destare sospetti.
Concludiamo il nostro discorso sulla teoria parafisica dell’origine degli Ufo mettendo in evidenza che John Keel fece sue molte delle teorie di Charles Fort che era convinto che gli esseri umani erano proprietà di entità oscure che ci consideravano nello stesso modo in cui gli allevatori considerano i propri capi di bestiame.