Nel numero di Febbraio 2016 di “FENIX. Enigmi e misteri della storia e del sacro“, oltre a diversi interessantissimi articoli potrete trovare la lunga intervista di Giancarlo Pavat al ricercatore russo Vyacheslav Mizin, esperto di Labirinti e il pezzo di Marco Di Donato sul palazzo marchesale di Cervinara ad Avellino.
Editoriale di Adriano Forgione.
La Voce della Fenice.
Oggi, tutti noi, siamo un po’ più coscienti, attratti dai richiami che la storia umana manda al nostro Spirito. Segnali che, seppure nel caos che caratterizza il nostro tempo, si fanno forti, risvegliando quella parte intima che è sempre stata in cerca di una realtà che vada oltre le apparenze. Anni fa lessi un libro meraviglioso, “Il Risveglio della Montagna”, di Ayocuan, in cui si narrava di un percorso che univa virtualmente i luoghi significativi del pianeta, dal Tibet al Messico, assimilandoli alla colonna vertebrale del mondo. Un uomo, grazie a un incontro straordinario, ebbe accesso a una nuova visione della storia. Secondo questa visione le epoche si avvicenderebbero nel rispetto di un ordine universale prestabilito: a un’Era dominata da intelligenza razionale, segue sempre un’altra dominata Dall’intelliugenza intuitiva, per chiudere il ciclo con un’Era portatrice di equilibrio. È mia convinzione che ciò sia esattamente quanto sta accadendo oggi. L’umanità sente dentro di sé forte l’impulso alla ricerca, la voce dello Spirito, perché sta affrontando il momento di passaggio verso un’Era di equilibrio. Un passaggio, che come ogni nascita, è annunciato e preceduto da scompensi e dolori. Quel libro terminava con una frase: “La donna addormentata deve dare alla luce”. La donna, archetipo della nostra anima (aspetto femminile), deve risvegliarsi baciata dal suo principe (aspetto maschile), per poter partorire il nostro Spirito di Luce, la nostra parte divina e più intima, segno di un uomo rinnovato. La donna è anche archetipo della nostra Madre Terra, nutrice dormiente nell’attesa del risveglio, di quel momento in cui la sua energia magnetica sarà rinnovata dall’energia del Sole, dando vita a un nuovo momento vibrazionale della sua esistenza. Gli antichi sapevano bene tutto ciò, conoscevano il susseguirsi dei cicli cosmici e le loro conseguenze sull’umanità. Siamo noi, superbi membri della razza dell’Homo technologicus che, stupidamente convinti e ostinati nel voler comunicare in ogni modo possibile con l’esterno, attraverso sistemi di telecomunicazione sempre più sofisticati, abbiamo invece perduto la capacità di comunicare con noi stessi, con la Madre Terra, con il nostro passato e la nostra storia. Da anni stiamo provando a cercare i mezzi per riappropriarci di questo ponte. L’intervista che in questo numero Nicola Okin Frioli ha realizzato alla ricercatrice Ana Debora Goldstern pone l’accento, nella sua parte finale, all’apertura di centri di emissione energetica (e spirituale) nella cordigliera andina, con conseguente risveglio delle tradizioni di quei luoghi e attivazione di centri di potere che fungerebbero da “fari” per il mondo futuro. Una fase in progresso che segue alla chiusura dei centri della precedente Era, che aveva il Tibet quale “quarto chakra” planetario. Basti pensare a quanto accaduto allo stesso Tibet, invaso nel 1949 (non sarebbe accaduto se “protetto”). In una visione profetica attribuita a Padmasambhava (VIII sec.) si racconta che “quando l’uccello di ferro volerà e i cavalli correranno sulle ruote, il Dharma arriverà nella terra dell’uomo rosso e i tibetani saranno dispersi per tutta la terra”. A questa va aggiunta una profezia offerta da un Lama a Ferdinand Ossendosky negli anni ‘20, che dichiarava che “la Conoscenza sparirà dal Tibet per apparire nel sud del Mondo”. Ma questa traslazione di “centri di potere” si è fatta annunciare anche da segni positivi, come quanto “casualmente” scoperto tra il 1945 e il 1947 in relazione alla storia giudaica e cristiana con i Rotoli di Qumran e i Codici gnostici di Nag Hammadi, i quali, una volta tradotti, hanno contribuito a formare, in questa generazione, una consapevolezza spirituale diversa e più libera dai giochi del potere secolare. Senza contare la rivalutazione delle tradizioni sciamaniche, principalmente andine, oggi così ricercate in Occidente. Tutto questo è basato su “segni” che la nuova frequenza in atto ha favorito.
Adriano Forgione.
FENIX nr. 88.
SOMMARIO
06 – 12 FENIX News
a cura di Adriano Forgione
14 – 20 Le Camere Segrete dell’Antico Egitto
di Robert Schoch
22 – 23 Akasha – Libri di Conoscenza
a cura di Mike Plato
24 – 30 È Questo il Volto di Gesù?
di Adriano Forgione
32 – 36 Lo Scienziato Eretico –
Esplosioni Solari ed era Glaciale
di Robert Shoch
37 Abbonamenti e Arretrati
38 – 39 Booxtore – Aggiornamento Catalogo
a cura di Mike Plato
40 – 47 I Labirinti del Nord
di Giancarlo Pavat
48 – 51 Italia Misteriosa –
Il Libro di Pietra dei Caracciolo
di Marco Di Donato
52 – 53 Misteri della Fenice – Essere Medium
di Carlo Dorofatti
54 – 60 Voci da Mu – L’Atlantide del Nord e i Segreti dell’Oera linda
di Francisco Gonzalez
62 – 68 Scienze Perdute –
Le Porte dei Cieli e San Tomè in Almenno
di Antonio Bonifacio
70 – 75 Aggiornamenti
Un Mondo Intraterrestre
di Nicola Okin Frioli
76 – 82 L’Uomo Caduto sulla Terra
di Mike Plato
84 – 90 Symbolica – L’Origine delle fate
di Massimo Conese
92 – 94 Luoghi Misteriosi – Ariberto e il Cristo in Maestà di SAn Vincezo a Galliano
di Isabella Dalla Vecchia
96 – 97 Il Vigilante – La questione dei Maestri Ascesi tra Teosofia e New Age
di Mike Plato, II parte.