Il blocco di pietra su cui si trovano i due simboli della Triplice Cinta e dell’Alquerque (o Centro Sacro) si trova nella piazza principale del centro storico, davanti all’unico bar del paese.
L’aspetto più interessante è che ancora oggi, ogni domenica mattina, alcuni anziani della paese si incontrano per giocare sullo schema della Triplice Cinta al “Lupo e le pecore” (che appare cosa insolita avendo, quello schema, una morfologia propria, bene illustrata nel sito www.centro-studi-triplice-cinta.com).
Non sono invece stati riferiti al sottoscritto ricordi di giochi svolti sul tavoliere dell’Alquerque, inciso accanto alla Triplice Cinta.
Rocca d’Evandro, che ha una storia di undici secoli, conta circa 3500 abitanti. Simbolo del paese è il castello. Il Comune si trova su un’area ricca di bellezze paesaggistiche, storiche, artistiche ed archeologiche, all’estremo nord della Campania, al confine con le regioni Lazio e Molise e a metà strada tra i monti delle Mainarde ed il litorale tirrenico (Golfo di Gaeta). E’ facilmente raggiungibile dall’autostrada A1, uscendo dal casello di San Vittore del Lazio (ultimo casello autostradale delLlazio) e proseguendo poi a destra lungo la S.P. 328 (ex S.S. 430) “Valle del Garigliano” per 1 km circa.
Foto e notizie: Giancarlo Pavat
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