Immagine sopra; Selma Sevenhuijsen e Agnes G. Van De Beek mentre ritirano il Premio Nazionale Cronache del Mistero nel 2016 (Archivio ilpuntosulmistero)
Questo 2024 non comincia nei migliore dei modi per la grande famiglia degli studiosi di simbologie e pagine oscure e misteriose della Storia.
Ieri ci ha lasciato la professoressa olandese Selma Sevenhuijsen, che molti nostri lettori ricordano certamente per le sue ricerche sul “Cristo nel Labirinto” di Alatri e sui megaliti del Basso Lazio, in particolare sul “Guardiano” scoperto nel 2015 dall’ingegner Roberto Adinolfi nelle campagne di Ceccano (FR).
Hanno dato l’annuncio della sua scomparsa i figli
Dearest friends of Selma, It is with great sadness to let you all know that we have said goodbye to our mother – Selma. Surrounded by her loved ones Selma went peacefully through the gate with the help of her beloved double tailed mermaid, Sirena. We would like to thank you all for the love, light and peace you have surrounded her with in these past months. It gave Selma strength and she felt greatly moved and supported. With love, Teun Oosterbaan, Arjen Oosterbaan, Hester Monster and Maiko
Innamorata dell’Italia, tanto da vivere per lunghi periodi in Toscana e da scrivere molti sui libri in italiano e per case editrici del nostro Paese, fu proprio per conoscere meglio il megalite de “Il Guardiano” (di cui aveva avuto notizia sul web tramite i numerosi articoli del nostro sito), che contattò il nostro Giancarlo Pavat e nella primavera del 2016 si recò in Ciociaria, assieme alla professoressa Agnes G. Van De Beek.
Immagine sopra; Agnes G. Van De Beek (a sx) e Selma Sevenhuijsen (a dx) con Giancarlo Pavat tra i megaliti di Ceccano (Archivio ilpuntosulmistero).
Ebbe quindi modo di visitare Alatri e i suoi monumenti megalitici e medievali e l’affresco del “Cristo nel Labirinto” che l’affascinante particolarmente, visto che era una delle massime esperte mondiali di labirinti.
Immagine sopra; Agnes G. Van De Beek e Selma Sevenhuijsen dai Paesi Bassi a Ceccano nel Basso Lazio con una “Fiat 500”! (Archivio ilpuntosulmistero).
Poi si recò a Ceccano, dove, con l’ingegner Adinolfi cone guida, visitò il sito megalitico de “Il Guardiano” e gli altri monumenti ceccabesi, come il castello e le chiese costruite su tratti di mura megalitiche. Rimase entusiaste di ciò che quei siti, in particolare “Il Guardiano”, potevano significare “per una migliore comprensione della storia umana“.
Ritornò a Ceccano nel dicembre dello stesso anno per ritirare, sempre assieme ad Agnes G. Van De Beek, venne premiata al PREMIO NAZIONALE CRONACHE DEL MISTERO.
Quando uscì, alla fine del 2019, il libro del Giancarlo Pavat, “Guida curiosa ai Labirinti d’Italia” (Newton Compton 2019), gli disse che nella primavera successiva sarebbe volentieri tornata in Italia per partecipare alle presentazioni del volume, ma lo scoppio della pandemia per il virus cinese Covid19, ha impedito tutto questo. Dotata di uno straordinario senso dell’umorismo, era davvero un piacere chiacchierare con lei e confrontarsi su svariati argomenti culturali e sui grandi misteri della Storia umana.
È stato un privilegio conoscerla.
CIAO SELMA!