Una notizia che certamente accenderà di entusiasmo non solo tutti gli appassionati di storia antica e di archeologia ma soprattutto i ricercatori e cultori del passato più remoto e sconsociuto della città di Alatri (FR) e degli altri siti con Mura Megalitiche del Lazio mwridionale e dell’Italia Centrale.
Infatti molti ricercatori , a cominciare dall’indimenticato don Giuseppe Capone, per continuare con Ornello Tofani, Ilenia Longo, Florin Malatesta e molti altri , ritengono che i misteriosi fondatori di Alatri provenissero dall’Asia Minore (o dalla Mesopotamia) e che fossero di origine Ittita.
Ora una squadra di archeologi americani e canadesi guidata dal prof. Tim Harrison dell’università di Toronto (Canada)ha riportato alla luce in Anatolia una splendida scultura Ittita risalente al cosiddetto “Periodo Neoittita di Patina “, sviluppatosi in un arco temporale che va dal 1000 al 738 a.C..
Il ritrovamento è stato definito dai ricercatori assolutamente eccezionale. La statua raffigura testa e busto umani, e sebbene spezzata dalla vita in giù, permette di stimare la scutura come alta tra i 3,5 a1 4 metri.
Il volto della statua è barbuto, con gli occhi ben conservati, intarsiati con pietre bianche enere. I capelli sono stati acconciati con riccioli disposti in file lineari. Entrambe le braccia sono distese in avanti dal gomito. Entrambe decorate con braccialetti a guisa di teste di leone.
La mano destra della figura tiene una lancia, e con la sinistra una spiga di grano.
Il petto è arricchito d aun pettorla e a forma di mezzaluna.
Una lunga iscrizione geroglifica “Luwian”, è incisa in alto rilievo in tutta la schiena del perosnaggio. Vi sono narrate le imprese e le realizzazioni di Suppiluliuma, probabilmente il re stesso di Patina (IX secolo a.C.).
E’ stata scoperta pure un altra scultura che consiste in una grande e semi-circolare base di colonna, di circa un metro di altezza e 90 cm. di diametro.
Un toro alato è stato realizzato dall’ignoto artefice sulla parte anteriore della colonna e sulal sua sinistra è visibile una sfinge. Il lato destro della colonna è piatto e non decorato e sembra indicare che fosse addossata ad una parete.