Per la nuova rubrica “ITALIA DA (ri)SCOPRIRE”, l’architetto e ricercatore del mistero Giancarlo Marovelli di Lucca ci porta a conoscere un’affascinante Labirinto arboreo praticamente sconosciuto.
IL LABIRINTO SEGRETO DI VILLA POLITI A LUGLIANO (LU).
di Giancarlo Marovelli.
Il paese di Lugliano è posto sul versante sinistro del fiume Lima, il suo nome deriva dal latino fundus Lullianus e sta a significare che nel periodo Romano un certo Lollius aveva un podere nell’area. Una tradizione popolare ne farebbe altresì derivare il nome dal latino Locus Jani (Bosco di Giano), infatti lo stemma del paese è costituito da un’erma con Giano bifronte. Il paese è citato per la prima volta in una pergamena dell’853, dal vescovo Geremia di Lucca, dove viene registrato un livello a favore dei Fratelli Lupolo e Leopandro per 60 denari d’argento l’anno.
Lugliano fu feudo della casata dei Suffredinghi fino al 1209, in seguito divenne feudo imperiale e nel 1244 fu ceduto dall’imperatore Federico II di Svevia al comune di Lucca.
La struttura medievale è ancora evidente, con le sue mura di cinta, in parte incorporate nei caseggiati del paese. All’interno del paese, la chiesa parrocchiale a tre navate, con colonne in pietra sovrastate da capitelli in stile ionico. Fu originariamente dedicata a San Martino, in seguito nel 1269 intitolata a San Jacopo. Ricostruita nel XIV, rimase inalterata fino al 1854, nel 1915 furono completamente ristrutturate le facciate e la pavimentazione interna.
All’interno si conservano: un pregevole dipinto di Matteo Rosselli, allievo del Passignano, rappresentante la circoncisione di Gesù, e una statua lignea di Cristo Risorto della scuola di Matteo Civitali.
All’interno del paese è posta la villa Politi, questa importante e ricca famiglia erano mercanti di seta che nel XVIII secolo, come lo ricorda un’effige di pietra a fianco della villa datata 1702, decisero di costruire questo bel palazzo arricchito da un giardino somigliante a una fortezza di verzura che con i suoi quattro imponenti cipressi e novantatré piante di Bosso, formano uno spettacolare labirinto. Dal 1950 la proprietà della villa è passata alle suore Barbantine.
(sopra) Cartolina d’epoca con panorama di Lugliano (LU).
Il Labirinto di Bossolo.
La Villa Politi è posta a metà tra il piazzale della chiesa e la piazza centrale del paese è corredata da un giardino all’italiana con all’interno un piccolo labirinto di bossolo. Nel giardino oltre al labirinto, c’è un gigantesco frassino secolare, un orniello alto più di 10 metri alla cui base figura una lapide con la dicitura “Piantato nel 1600”. Un tempo tra i suoi rami, era stata costruita una grande piattaforma di forma rotondeggiante del diametro di circa 10 metri, dove potevano stare sedute a pranzo una ventina di persone. Lo stesso Bruno Cherubini lo cita nella sua opera” La flora ornamentale a Bagni di Lucca dall’inizio dell’800 a oggi”. Attualmente non esiste più la piattaforma, e interventi eseguiti per la messa in sicurezza degli alberi monumentali di Villa Politi hanno permesso di salvaguardare il frassino monumentale, conservando un patrimonio vegetale unico nel suo genere.
(sopra) Cartolina d’epoca con il Labirinto arboreo di Villa Politi a Lugliano (LU).
(sotto) Altra cartolina d’epoca con veduta di Villa Politi a Lugliano (LU).
Giancarlo MAROVELLI è autore, assieme a Giancarlo PAVAT, Fabio CONSOLANDI, Luca PASCUCCI e Fabio PONZO, del libro: “FINO ALL’ULTIMO LABIRINTO”
Dalla scoperta del labirinto di Santa Sinforosa ai Trojaborgar del Baltico.
Prefazione Jeff Saward
- a cura di Giancarlo Pavat
- da un idea di Giancarlo Pavat e Fabio Consolandi
- Consulenza tecnico-scientifica: Giancarlo Marovelli
- Grafica e impaginazione: Fabio Consolandi.
Formato 17 x 24; Brossura; 390 pagine; 57 pagine di disegni e foto a colori; 2 cartine; 2 tavole di appendice. 30,00 euro.
Info: geobarga@gmail.com;