I Finanzieri sono riusciti a recuperare la statua di una sfinge egizia che stava per essere portata all’ estero. Il prezioso manufatto, grande cm 120 x 60, in granito africano, proveniente da un sito sepolcrale della Tuscia (come dimostrato dalle concrezioni calcaree sopra la statua che indicano la provenienza da un ambiente ipogeo), probabile decoro di un ambiente funerario gentilizio etrusco, era già imballata in una cassa nascosta in una serra e pronta per essere esportta illegalmente.
Il Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico della Guardia di Finanza di Roma, guidato dal maggiore Massimo Rossi, ha svolto complesse indagini scaturite dal casuale controllo di un automezzo da parte dei finanzieri. Durante il controllo e’ stato rinvenuto un corredo ceramico proveniente da uno scavo clandestino nonche’ la documentazione fotografica della pregiata scultura egizia, ovviamente preparata per esser visionata dagli acquirenti.
Subito è scattata la perquisizione domiciliare nei confronti dell’autista del mezzo che ha permesso l’acquisizione di ulteriori elementi inerenti il trafugamento della sfinge che hanno permesso di conseguire il risultato del recupero dell’importantissimo e raro reperto .