“L’isola che c’è!”, un “saggio breve” sugli Ufo di due studentesse di Liceo di Colleferro (RM)

Presentiamo in esclusiva un “saggio breve” scritto da due ragazze della classe IV C del Liceo Scientifico “Guglielmo Marconi” di Colleferro (RM), Lidia Loritto e Silvia Sinibaldi, su una tematica che questo sito affronta di frequente. Quello dell’esistenza di vita extraterrestre e degli Ufo. L’argomento è stato scelto dall’insegnante ed abbiamo ritenuto interessante pubblicarlo anche alla luce del fatto che le due studentesse non sono delle vere e proprie appassionate di ufologia ed il loro pensiero riflette quello della stragrande maggioranza del pubblico.

L’ISOLA CHE C’E’!

di Lidia Loritto e Silvia Sinibaldi.

L’esistenza degli extraterrestri ha sempre affascinato l’uomo, in ogni angolo della storia, riflettendo quell’innata voglia dell’essere umano di spingersi al di là dei confini imposti.

Da piccoline abbiamo condiviso un sogno: poter abbandonare la nostra Terra con la speranza di poter scoprire un qualcosa di diverso, di nuovo, di sorprendente, e allo stesso tempo credevamo che non poteva esserci nessun altro essere vivente, che respirava, ragionava amava come noi, in qualche angolo sperduto del cosmo.

Questo piccolo sogno ci tormenta ancora adesso, però più passano gli anni e più ci convinciamo che probabilmente sono loro che si stanno avvicinando a noi, quindi, tanto vale aspettare.

Molti, hanno paura di questi esseri sconosciuti, sicuramente per il fatto che non li conosciamo e soprattutto non si ha ancora la certezza della loro esistenza.

Ma, abbiamo compagnia, non siamo soli. Magari chissà, fanno capolino tra le nuvole o giocano a nascondersi dietro le stelle. Forse volano, forse camminano, forse nuotano.

Ma noi non abbiamo timore, tanto nessuno può farci più male di quanto ne fa l’uomo.
Non esistono forse luoghi sul nostro pianeta, che sono ancora sconosciuti a noi? Luoghi in cui nonostante le difficoltà, si è sviluppata la vita? Eppure esistono forme di vita sulla Terra che ancora non conosciamo, come pesci che vivono negli abissi più profondi degli oceani o in grotte senza luce ne aria. E chi dice che su Saturno o su Venere non si possa sviluppare o procreare la vita? Forse sono restii nello scendere perché, il loro corpo, vivendo in un altro pianeta, non sopporterebbe la temperatura a cui noi siamo sottoposti o forse perché la razza umana non è una delle più pacifiche a causa delle innumerevoli guerre che gli uomini hanno combattuto durante tutti i secoli o anche per la paura di una nostra reazione alla loro presenza sulla Terra.

Lo sviluppo tecnologico degli ultimi secoli è stato effettivamente incredibile tra continue scoperte ed invenzioni; la vita sul nostro pianeta è cambiata radicalmente, rendendoci però capaci di immaginare persino la nostra esistenza senza tutto quello che la tecnologia ci ha permesso di conoscere.
Spesso si sente parlare dell’ ”Area 51”, situata negli Stati Uniti e precisamente nel deserto del Nevada, dove sembra che vengano tenute nascoste le prove che gli alieni sono sbarcati sulla Terra . E le sparizioni di navi e aerei nel Triangolo delle Bermuda? E i cerchi nel grano? E’ impossibile pensare che siano veramente fenomeni creati dall’uomo.

I cerchi nel grano sono stati descritti come strane zone circolari schiacciate come se un potente getto d’aria che abbia soffiato a spirale si fosse avvicinato troppo al campo: questo fenomeno è stato interpretato dagli ufologi come la prova dell’atterraggio di dischi volanti.

Non si può comunque escludere che l’uomo a volte colga molte notizie e scoperte sorprendenti per farne una strumentalizzazione personale rendendolo oggetto di falsificazione tanto da scambiare una luce che brilla diversa dal solito nel cielo, per un ufo o un’astronave e non semplicemente l’ipotesi che si possa trattare di velivoli sperimentali segreti dell’aviazione militare e civile o fenomeni geofisici rari.

Niente è impossibile! Non si può non precludere alla grandezza di Dio e di noi esseri umani la possibilità che esista qualcun altro. Forse non sanno scrivere e per questo a noi non può giungere il racconto della loro esistenza o magari stanno costruendo un mezzo efficiente per sbarcare sulla Terra.

Forse, chissà, prenderanno il nostro posto dalla mezzanotte del 21 Dicembre 2012, o magari proprio quel giorno ci sarà un incontro tra noi e loro che non sia motivo di contrasti e guerre ma utile per un confronto tra civiltà.

Lasciamo che lo scorrere del tempo renda tutto più chiaro, senza interferire.
E per una volta bisogna ricredersi su Peter Pan: “QUELL’ISOLA C’E’…..”

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4 commenti:

  1. Complimenti! Mi è piaciuto molto e sono riuscito a prenderne un gran spunto =) continuate così…

  2. Mi associo ai commenti positivi. Si parla molto di ufo ed alieni ma non avevo mai letto un testo così simpatico. Frizzante, innovativo, direi positivo. Una prospettiva forse nuova ma certamente interessante. Continuate così. Alex.

  3. Finalmente delle teenager che si confrontano con ironia ma interesse alla realtà che ci circonda e con le grandi domande che dovrebbero turbare tutti e che non hanno in testa soltanto divi del calcio o belloni dei reality. Allora c’è ancora qualche speranza in Italia. Laura.

  4. E’ una prova di scrittura certamente non approfondita ma affronta una tematica ormai satura con un brio certamente giovanile. Molto meglio che i tanti sedicenti “esperti” di ufo che riempiono le tv ed i giornali con le solite storie trite e ritrite. Brave ragazze!
    Paolo Roberto

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