Marco Di Donato interviene per salvare il “Cristo nel Labirinto” di Alatri (FR)

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IL LABIRINTO DI ALATRI E LE ANALOGIE CON QUELLO SVEDESE.

Il labirinto di Alatri rischia di scomparire. Un’opera che rappresenta un unicum nel panorama mondiale dell’arte figurativa rischia di scomparire per sempre. Dopo circa 700 anni, molti dei quali trascorsi sotto uno strato di malta, questo meraviglioso manufatto potrebbe non far più parte del patrimonio culturale italiano a causa delle copiose infiltrazioni che ne stanno minando la sua integrità. E pensare che di recente è stato anche effettuato un restauro conservativo di quest’opera che doveva preservarne la sua interezza. Quest’affresco, però, sembra non interessare a nessuno. Non a caso quando nel 1996 venne rinvenuto fu totalmente eclissato e lasciare a marcire nel più totale stato d’abbandono minato dalla forte umidità, presente in quell’angusto cunicolo del Chiostro di San Francesco, dovuta dalla presenza di tubi fognari antistanti il manufatto. Una situazione davanti alla quale ci sarebbe solo da rabbrividire!

new_Marco Di Donato e Pavat in un frame del documentario sulla spedizione in Svezia del 2011

Dopo circa 15 anni c’è stato chi, per fortuna, ha iniziato a far muovere le acque su quest’opera. Grazie al ricercatore triestino, ciociaro d’adozione, Giancarlo Pavat il “Cristo nel Labirinto” ha valicato i confini non solo locali ma anche nazionali divenendo un vero e proprio enigma europeo. Nel giro di qualche anno, illustri studiosi si sono recati ad Alatri per far visita al manufatto, e finanche trasmissioni del calibro di Misteri su Italia1 e Voyager su Rai2 hanno illustrato le bellezze e i segreti reconditi di quest’opera evidenziando la sua unicità a livello mondiale. Sono quindi arrivate comunicazioni e richieste da ogni parte d’Europa e finanche dalla lontana Svezia, ove nella remota regione del Dalsland è stato rinvenuto, anche in questo caso nascosto sotto uno strato di malta, un labirinto affrescato all’interno di una chiesa medievale che ha calamitato l’interesse di alcuni studiosi e appassionati del settore.
L’attenzione per quest’opera ha fatto si che nel 2011 venisse organizzata la prima spedizione di ricerche storiche nel Dalsland che, guidata da Giancarlo Pavat unitamente a Marco Di Donato, Domenico Pelino, Sonia Palombo, Manuela Guglielmi e Paolo Ruggeri, ha fatto tappa a Grinstad in Svezia per lo studio di quest’affresco. Le ricerche svolte in loco hanno quindi consentito di rinvenire simbologie completamente sconosciute agli svedesi, nonché analogie con il “Cristo nel labirinto” di Alatri. Studi e ricerche che sono confluite in un documentario dal titolo “Il labirinto di Grinstad – analogie con il labirinto di Alatri –” scritto e diretto da Marco Di Donato e Giancarlo Pavat e tuttora visibile sui vari siti on-line e youtube
L’interesse per quest’opera è grande ma purtroppo non sembra esserlo da parte di chi dovrebbe preservarne la sua interezza e stato. In Svezia stanno cercando tracce del proprio passato, in Italia invece la nostra la distruggiamo e la calpestiamo.
Un appello quindi a non trascurare il problema e soprattutto a non aspettare che eventi, per quanto naturali, possano preservarci dal continuare ad ammirare un’opera che di fatto è unica nel suo genere e che, come detto, rappresenta un unicum nel panorama mondiale dell’arte figurativa.

Marco Di Donato

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