Il 26 dicembre 2011, tra le 21.15 e le 21.20, il cielo tra Cassino e San Vittore del Lazio veniva attraversato da tre sfere luminose, di colore rossastro, che si muovevano orizzontalmente in direzione di Cassino, in modo coordinato e lento. I testimoni hanno raccontato che le luci non erano alte nel cielo, tanto da sembrare in linea con Monte Trocchio, e la velocità di andamento era simile a quella di un elicottero. Ma sembra che non risultino velivoli in volo quel giorno, a quell’ora e a quella bassa quota. Di che cosa si trattava quindi? Un satellite, un pianeta oppure qualcos’altro? Un Ufo?
Il fatto che le strane luci siano state avvistate da numerosi i testimoni ha permesso di avere anche alcune fotografie del fenomeno. Nella sequenza di scatti fatti da Antonio nardelli, testimone dell’avvistamento, su diversi frame, si nota in maniera nitida quello che sembra essere un alone, di colore rosso più intenso rispetto a quello della sfera, quasi sovrapposto ad una delle tre sfere.Alcune di queste sequenze sono state mandate per essere analizzate ad Alessandro Middei di Roma. Esperto informatico, astrofilo e ricercatore ufologico, da tempo sottopone ogni segnalazione di Ufo alle verifiche della scienza, della tecnologia e dell’informatica più avanzate. Tra l’altro è balzato agli onori delle cronache nazionali per aver analizzato le fotografie dell’oggetto avvistato all’alba del 28 novembre 2010 sopra la stazione di Frosinone. Di questo avvistamento fatto da decine di pendolari si sono occupati quotidiani locali e pure riviste nazionali come “X-Times” del febbraio 2011, il mensile leader in Italia che si occupa di tematiche ufologiche e non solo. Mediante un particolare programma di software per analisi di immagini fotografiche, Middei riuscì a dimostrare che l’oggetto none ra riconducibile ad alcuna tipologia di velivoli noti. Questo non significa affatto, specificò Middei, che si sia trattato di un oggetto di provenienza extraterrestre, semplicemente era un velivolo non convenzionale, forse un qualche prototipo.
Inoltre, nella sequenza di scatti, su diversi frame, si nota in maniera nitida quello che sembra essere un alone, di colore rosso più intenso rispetto a quello della sfera, quasi sovrapposto ad una delle tre sfere.
Middei si è preso alcune settimane per analizzare le sequenze dell’avvistamento del 26 dicembre, fotografie, ed alla fine ha emesso un parere.
“Nella sequenza di foto sono presenti 3 oggetti luminosi” spiega Middei “Essendo foto molto buie purtroppo non si evincono altri riferimenti che possano far capire la grandezza degli oggetti stessi. Di primo impatto guardando gli oggetti luminosi richiamano alla mente le sfere luminose che vengono avvistate un po’ in tutto il mondo in formazione più o meno numerosa e che vengono chiamate “flottillas””. Middei prosegue illustrando nei particolari l’analisi delle foto “Andando ad analizzare nel dettaglio una delle foto, aiutandoci con software per elaborazione delle immagini, provvediamo a rimuovere dapprima il rumore e poi ingrandiamo il dettaglio lasciando però invariata la qualità della foto stessa. In questa maniera si enfatizza il dettaglio dei tre oggetti luminosi cercando di capire meglio di cosa si tratti” Middei fa notare che “a ridosso delle luci non si scorgono contorni che possano far pensare ad eventuali aeromobili, tipo ali o eliche”.
“Sembra invece che questi oggetti risplendano di luce propria ed abbiano contorni molto netti. La forma inoltre si presenta come ellittica” Middei tende ad escludere “per una serie di motivazioni che si tratti di oggetti celesti quali stelle o pianeti” Grazie a particolari programmi e software, Middei ha potuto ricostruire la volta celeste del 26 dicembre 2011 “Dal punto di osservazione dell’autore delle fotografie ed in quella direzione la stella più visibile nel cielo per luminosità era Sirio. Non erano presenti stelle o pianeti con quella tale luminosità e così vicini l’uno all’altro.
Soprattutto considerando il fatto che gli oggetti luminosi in argomento , a detta di Nardelli, autore delle foto, si spostavano seguendo una traiettoria lineare ed uniforme in direzione di Cassino” Quindi la conclusione a cui giunge Middei è una soltanto “Potremmo tranquillamente dire che gli oggetti fotografati la sera del 26 dicembre 2011, rientrano nella casistica degli oggetti volanti non identificati”.
Giancarlo Pavat