Sin dai Tempi più antichi, i cieli di Roma, sono sempre stati solcati da quelli che, se un tempo venivano interpretati come segni degli dei, oggi vengono di frequente catalogati come Ufo.
In questa sede è mia intenzione analizzare una immagine che ho scattato il 26 settembre del 2009 dalla terrazza del Pincio a Roma, che sembra ritrarre due velivoli non convenzionali proprio sopra il “Cupolone” di San Pietro.
La rivista mensile “X-Times”, diretta da Lavinia Pallotta, ha pubblicato sul numero di aprile 2011 un articolo di Giancarlo Pavat dedicato proprio a questa mia fotografia. Prima di quell’articolo la mia fotografia era nota soltanto ad una ristretta cerchia di ricercatori.
Ora ripropongo una analisi aggiornata al pubblico di “Il Punto sul Mistero”.
Chi mi conosce sa, che tra le mie passioni, c’è quella della fotografia. E quel giorno, il pomeriggio del 26 settembre del 2009, ero andato nel cuore di Roma con l’intento di effettuare qualche scatto e di dare qualche nozione basilare di fotografia ad una mia amica.
La mia dotazione di apparecchiature fotografiche consisteva in una ottima “Fujifilm S6500fs”, una macchina che è una bridge, ovvero una via di mezzo tra una compatta ed una reflex, fornita di un eccellente sensore CCD da 6 megapixel.
Verso il tramonto avevamo deciso di sfruttare il bellissimo punto panoramico della terrazza del Pincio, in villa Borghese, la cui visuale regala l’eccezionale colpo d’occhio di piazza del Popolo con lo sfondo della Basilica di San Pietro. Attesi il crepuscolo prima di fare qualche ripresa fotografica, perché, visto che il sole era ormai tramontato all’orizzonte, era presente quella tipica luminosità diffusa che dona colori morbidi alle foto. Con un cielo che andava da un rosso tenue ad un azzurro profondo.
Siccome la luminosità, andava sempre più scemando, si erano ormai accese le luci della città.
Posizionato il cavalletto ho deciso di scattare una sequenza di 5 foto tra le ore 19.29 e 19.31.
E’ doveroso sottolineare che in quel momento non ho visto assolutamente nulla di anomalo nel cielo di Roma, nè mi sono accorto di qualcosa andando a guardare le foto con l’anteprima direttamente sulla macchina fotografica.
La sorpresa si è avuta successivamente, quando sono andato a scaricare, e a rivedere, le foto sul computer.
Solo allora mi sono accorto che nella prima delle 5 foto sono presenti due oggetti luminosi sull’orizzonte, che sembravano trovarsi proprio sopra la Città del Vaticano.
Negli altri 4 scatti i medesimi oggetti non appaiono.
Incuriosito, ho provveduto ad effettuare uno studio più approfondito delle singole foto e sono andato a scaricare i metadati exif delle singole riprese per vedere l’esatta ora di ognuna, e nello specifico il lasso di tempo che era intercorso tra la foto con gli oggetti luminosi e quella successiva, dove non compaiono.
Con mio grande stupore ho notato che la foto con i due oggetti (DSCF6417) è stata scattata alle ore 19:29 e 09 secondi mentre la successiva (DSCF6418) è stata scattata alle ore 19:29 e 19 secondi. Questo significa che gli oggetti sono usciti o “scomparsi” dal campo di osservazione fotografica in soli 10 secondi o anche meno!
Questo presuppone che i due oggetti volanti abbiano avuto una velocità davvero impressionante!
Oppure una tecnologia tale da consentire di rendersi invisibili!
Preso atto di questo aspetto, ho proceduto a lavorare sul dettaglio dei due oggetti.
Ho cercato, per quanto possibile, ad operare sulla foto tramite software che utilizzano sofisticati algoritmi in modo da non perdere informazioni pixel pur andando ad ingrandire notevolmente l’immagine.
Dal risultato ottenuto si ha l’impressione che i due oggetti si stessero muovendo. Infatti, se si guarda attentamente l’oggetto di sinistra, questo sembra spostarsi dal basso verso l’alto, lasciando addirittura una scia luminosa dietro di se.
Anche l’altro oggetto è palesemente in movimento, tanto che sembra di forma allungata ma a mio parere è l’effetto dovuto alla velocità di movimento dell’oggetto stesso.
Il tempo di posa è stato di ¼ ossia 0.25 secondi.
Siccome ho scattato le immagini avvalendomi di un cavalletto, escludo in maniera categorica il “mosso” nella foto e lo si evince anche dalla definizione di altri dettagli presenti nella foto stessa.
E’ difficile stabilire il punto esatto dove si trovassero i due oggetti, che, ripeto, sembrerebbero trovarsi esattamente sulla verticale del Vaticano. Ma potrebbero pure essersi trovati più in basso sull’orizzonte. Le dimensioni dei due oggetti appaiono notevoli. Direi grandi diversi metri. E, sempre a mio parere, è da escludere assolutamente che si sia trattato di aerei. Sia per la mancanza di una seppur minima parvenza di ali, sia perché difficilmente un aereo riesce ad assumere una velocità tale da scomparire dal campo visivo in soli 10 secondi.
Oggi, ad oltre due anni e mezzo di distanza da quegli scatti, sono sempre più convinto che si siano trattati di due oggetti volanti non convenzionali. Ovviamente, quale fosse la loro origine e natura, non ci è dato di saperlo.
Alessandro Middei
(Fotografo, astrofilo, programmatore di software e ufologo)