Nuovo caso di Esadattilia nell’arte in Val Rendena in Trentino.
Il Mistero di Massimeno : La Madonna dalle sei dita.
di Franco Manfredi
Continuando la ricerca sull’Esadattilia nell’arte, dopo lo strano caso dell’affresco dell’Apostolo Giovanni nella chiesa di Santo Stefano in Carisolo, segnalato quest’anno in occasione della Pasqua, ora, all’inizio della stagione estiva, e già oggetto di un articolo su questo sito, vorrei portare all’attenzione degli appassionati di arte e di Misteri nell’arte un nuovo caso, sempre in Val Rendena (TN).
Si tratta del secondo caso che ho trovato quest’anno nelle immediate vicinanze di Pinzolo.
A dire il vero la “curiosità” era emersa nel corso di una conversazione con una esperta restauratrice che in passato aveva avuto occasione di visitare varie chiese della valle per motivi professionali. Del dipinto in questione non aveva più avuto notizie.
Subito non avevo dato peso alla cosa, in seguito però avevo cominciato a sentire il desiderio sempre più impellente di verificare di persona.
E’ così che una mattina, dopo varie telefonate e appuntamenti, mi sono trovato di fronte al quadro o meglio alla pala o ancòna, forse del ‘600, dove la Madonna è rappresentata con sei dita al piede sinistro.
In origine la pala era collocata nella chiesetta, isolata in mezzo al bosco, di San Giovanni Battista, a 10 minuti a piedi da Massimeno (TN), che con i suoi 127 abitanti è il più piccolo del Trentino.
Dopo il restauro della chiesetta, che conserva mirabili affreschi di Simone II Baschenis e del figlio Filippo, terminato nel 2012, la pala è stata collocata nella sagrestia della chiesa dedicata alla Madonna di Loreto in centro al paese di Massimeno, dove si trova tuttora.
Anche in questa circostanza non ci sono dubbi sulle sei dita, che l’autore ha volutamente messo in evidenza al centro del dipinto, come chiaramente si può notare nelle immagini allegate.
L’opera non è attribuita ai Baschenis e non conosciamo quale possa essere il motivo per una tale raffigurazione.
Recentemente Giuseppe Ciaghi, esperto d’arte di Carisolo, ha ricordato che Massimo Centini nel libro “I segni delle Alpi: simboli, credenze, religiosità, miti e luoghi della montagna” ha scritto che “Secondo una diffusa tradizione popolare chiunque nasca con più di cinque dita sarà molto fortunato e otterrà sempre degli ottimi risultati in qualunque campo si applicherà, nel bene o nel male…
A noi piace pensare che chi aveva sei dita era destinato a compiere qualcosa di straordinario e possiamo supporre che questa fosse la motivazione che ha portato l’artista a dipingere la Madonna di “Massimeno”.
Rimane il fatto, quantomeno insolito, che a distanza di pochi chilometri da Pinzolo si trovino due esempi di esadattilia nell’arte.
Questo potrebbe essere motivo sufficiente per continuare la ricerca nelle chiese della Val Rendena sia per gli appassionati di arte e di Misteri nell’arte, sia per le scuole del territorio allo scopo di documentare la realtà e ricercare le possibili motivazioni che hanno portato gli artisti a rappresentare, nel corso dei secoli, santi e addirittura la Madonna con sei dita.
(Franco Manfredi)
(Foto sopra: la chiesa dedicata alla Madonna di Loreto a Massimeno – TN)