LA CROCE PATENTE ROSSA DI BELMONTE CASTELLO (FR). UNA “FIRMA” TEMPLARE?
di Domenico Pelino.
(panorama di Belmonte Castello – FR)
Belmonte Castello è un paesino situato tra la valle di Comino ed il cassinate, il nome deriva dal latino BELLUS MONS a cui fu aggiunto nel 1862 il termine Castello.
Il centro storico è arroccato sulla sommità di un rilievo ai cui pendii si è sviluppato un nuovo centro abitato. La storia del piccolo centro inizia intorno all’anno Mille, infatti nel 990 d.C. appartenne al Ducato di Capua per poi passare ai d’Aquino signori di Atina.
Nel 1350 passò ai Cantelmo e successivamente: ai Carafa, ai Borgia, ai Navarro, ai Cardona, ai Laudato ed ai Gallio.
(nella foto: l’archeologo medievista prof. Giuseppe Fort davanti alla Croce Patente di Belmonte Castello)
Alla fine del XVIII secolo passò al Demanio Regio e nel 1806 venne definitivamente liberato dai gravami feudali.
E’ sempre stato un piccolo paese con una solida fortificazione, infatti ancora oggi è possibile riconoscere la cinta muraria con le tre porte principali ed il luogo ove sorgeva il castello, distrutto durante l’ultima guerra.
E’ ancora in sito la torre vicino alla Parrocchiale ed al campanile; proprio su di una facciata del campanile a circa due metri dall’attuale calpestio, si nota affrescata una splendida Croce patente salvata dall’intonaco.
Di certo non si sà chi l’abbia relizzata, l’unica cosa certa è che quella patente fu una delle croci usate dai Templari.
(nella foto: la Croce Patente della cripta di Attarico)
Comunque ne è stata trovata una identica e di certo attribuita ai Cavalieri Templari ad Andrano (LE) in Puglia, nella cripta della Madonna dell’Attarico; il cui nome deriva quasi sicuramente dalla parola “taricu” (dal greco “tarikòn”, conceria), che fa riferimento all’arte della lavorazione delle pelli, molto sviluppata in passato nella zona e testimoniata dalla presenza delle querce vallonee, dalle cui bacche si ricavava l’acido tannico, necessario per la lavorazione delle pelli.
Entrando in questa cripta e guardando sulla destra si nota subito la croce patente che purtoppo sta cedendo il suo colore rosso agli inevitabili agenti atmosferici, come del resto anche l’altro affresco che rappresenta la Madonna con il Bambino con a lato due santi.
Poco lontano dalla cripta insisteva un ospedale ove i pellegrini diretti a Tricase per poi proseguire per l’imbarco per la Terrasanta, trovavano riparo, cure e sostentamento.
Quindi i Templari sicuramente si erano insediati in questo antico luogo di culto a protezione proprio dei pellegrini che intraprendevano o tornavano dal luogo più Sacro al mondo.
Domenico Pelino.
(La Croce Patente di Belmonte Castello)
Beh, attestare che il luogo è templare da una sola “croce patente” è un po azzardato.. Documenti a riguardo???
Pelino ha scritto molti articoli interessanti ma qui, secondo me ha preso un’abbaglio. Templari a Belmonte? Mah. Davide.