Tesla non è stato il primo. Altro che esperimento di Niagara Falls! Il primato è italiano; di Francesco Cazzola.

C’è però un episodio nella lunga storia della centrale (l’attuale impianto risale al 1902, ma è l’erede di un primo impianto costruito nel 1884 per l’illuminazione pubblica di Tivoli e di un secondo inaugurato nel 1892) che è unico. 

Ma prima di raccontare cosa accadde nel lontano 1892, trasferiamoci idealmente alle cascate del Niagara (Stati Uniti) il 15 novembre 1896 quando Nikola Tesla trasmise l’energia elettrica in corrente alternata a Buffalo, ponendo una pietra miliare nella contesa tra i sostenitori della corrente continua (tra cui Edison) e i paladini della corrente alternata capeggiati da Tesla.

 

Senza nulla togliere al genio di Tesla, straordinario ed eclettico uomo di scienza e inventore, né voler paragonare le maestose cascate del Niagara al salto d’acqua dell’Aniene (peraltro in Italia secondo solo alla Cascata delle Marmore), il primato non è, come molti pensano, dello scienziato slavo naturalizzato americano.

 

Infatti, era il 4 luglio del 1892 quando l’acqua della centrale idroelettrica di ACQUORIA si trasformò in luce per la città di Roma.

 

La corrente alternata che, fino ad allora, poteva essere inviata entro un raggio di poche centinaia di metri, quel giorno percorse la distanza di ben 26 km, quelli necessari a collegare Tivoli, sede della centrale, alla stazione di Porta Pia a Roma.

 

Un primato tutto italiano che pochi conoscono ma che va a merito di questa centrale assai longeva, che ad oggi continua a contribuire al fabbisogno elettrico nazionale con la sua energia pulita e rinnovabile.