Il giorno 25 gennaio 2015 ilpuntosulmistero.it ed il Mistery Team hanno partecipato al convegno, tenutosi a Roma, dal titolo “X-FILE ITALIANI – Dal Gabinetto RS-33 al Raggio della Morte” organizzato da DANILO IOSZ e MASSIMILIANO BUTTARELLI del Gruppo Skywatcher Romano. L’incontro è stato molto interessante grazie soprattutto ai contenuti proposti ad un pubblico numeroso presso la “Sala Mille Piani”.
A presentare le vicende che hanno come protagonista il “Gabinetto RS-33” è il Giornalista e Ricercatore Enrico VINCENZI il quale, grazie anche all’ausilio di slide, ha mostrato e fatto conoscere il “Gabinetto RS-33”, come nasce e quali erano le sue prerogative. Volendo riassumere l’oggetto del primo intervento possiamo dire che la storia ha inizio o meglio ancora, emerge a distanza di anni, nel 1996 quando una busta anonima viene recapitata direttamente all’ufologo Roberto PINOTTI direttore della rivista ufficiale del CUN dell’epoca ovvero “Notiziario UFO”. La busta conteneva diversi documenti, di presunta epoca fascista, nei quali si faceva riferimento ad avvistamenti del 1936 di quelli che oggi chiamiamo U.F.O. ma che allora erano semplicemente “Aeromobili non convenzionali”. Il CUN, avuti fra le mani quei documenti, decise di farli analizzare per accertarne l’autenticità. Dalle analisi, i documenti risultarono dell’epoca il cui contenuto fa riferimento ma, il tempo trascorso per avere l’esito, in qualche modo infastidì “Mister X” che, vedendosi “non considerato” decise di inviare un’altra busta anonima stavolta però contenente fotocopie a colori di documenti che facevano riferimento ad un UFO CRASH avvenuto nel 1933 per il quale, come si evince dal contenuto furono immediatamente presi provvedimenti quali il recupero dell’oggetto precipitato ma soprattutto fu imposto il silenzio sulla vicenda. A seguito di questo avvenimento venne costituito il “Gabinetto RS-33” che si presume avesse il compito di condurre degli studi di retro-ingegneria su quanto recuperato tra Varese, Sesto Calende e Vergiate. Tra i componenti sono da annoverare non solo scienziati come Guglielmo Marconi, il quale sarebbe stato a capo del Gabinetto RS-33 pur non partecipando attivamente, ma anche professori universitari che operavano in campi come la botanica o la chimica. Insomma un team completo che faceva gola ai Nazisti i quali mantenevano rapporti al fine di ottenere la tecnologia che derivava dagli studi. L’argomento “Gabinetto RS-33” ha un suo fascino, pone molti interrogativi ma soprattutto come evidenziato da Enrico VINCENZI c’è forse da retrodatare la nascita dell’ufologia? Forse quest’ultima è nata in Italia?
L’incontro è continuato con l’intervento del Ricercatore e Scrittore Giancarlo PAVAT il quale ha posto all’attenzione del pubblico le vicende ma soprattutto le scoperte del Finanziere Franco Marconi che lo stesso scrittore insieme con Gerardo SEVERINO ha raccontato nel libro “Il Raggio della Morte”. La ricostruzione della storia, come evidenziato dal PAVAT, è stata possibile grazie a documenti storici autentici, accessibili al pubblico, conservati presso il Museo Storico della Guardia di Finanza e presso l’archivio Centrale di Stato di Roma. Franco Marconi nacque nel 1920, si arruolò giovanissimo nell’allora Regia Guardia di Finanza, non aveva studi scientifici alle spalle avendo studiato agraria ma, spinto da una semplice passione, riuscì a scoprire e poi a realizzare qualcosa che avrebbe potuto cambiare quantomeno la storia del XX secolo. Stiamo parlando del cd. “Raggio della Morte” che aveva la capacità di distruggere a distanza munizioni o addirittura di accendere motori senza che questi fossero alimentati da alcuna fonte di energia. La Guardia di Finanza, grazie anche alla fiducia dell’allora Comandante Generale Gen.C.A. Aldo Aymonino, finanziò i suoi esperimenti ed in alcuni casi lo stesso Comandante Generale fu testimone degli esperimenti alcuni dei quali riportati nei documenti ufficiali cui si faceva riferimento. Dal racconto di Giancarlo PAVAT una delle cose che sicuramente ha colpito il pubblico è stato il coraggio dimostrato dal Finanziere. Dal coraggio dimostrato nelle sue ricerche a quello nel portarle all’attenzione delle superiori gerarchie fino al coraggio che lo ha contraddistinto negli scontri durante la seconda Guerra Mondiale ma soprattutto al coraggio col quale seppur torturato e messo alle corde dai Nazisti si rifiutò di fornire i progetti della “sua” invenzione. Un racconto avvincente per una storia VERA oltre che DOCUMENTATA che ha affascinato il pubblico presente presso la “Sala Mille Piani”.
Durante il convegno è stato mostrato un brevissimo video, presentato dall’ufologo Ivan Ceci, in cui si vede una misteriosa sfera luminosa alzarsi in volo e allontanarsi in cielo dopo aver effettuato una stretta virata. Il video è stato ripreso a novembre 2014 da una telecamera di sorveglianza in periferia di Roma e dopo analisi è stato giudicato autentico.
DISPONIBILE IL VIDEO DELL’INTERVENTO DI GIANCARLO PAVAT NELLA SEZIONE NEWS E VIDEO
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