Gli esperimenti del professor Cesare Lucarini sui Generatori Elettrochimici di Corrente Periodica
di Roberto Volterri
State tranquilli, non intendo affatto oscurare i meriti del grande Nikola Tesla inventore e fautore oltre ogni limite dei vantaggi della Corrente Alternata rispetto alla Corrente Continua! Almeno in gran parte degli usi comuni…
Vorrei solo esporre in una sintesi, che più di così non potri, una brillante idea frutto degli studi del professor Cesare Lucarini insieme a suoi colleghi dell’Università di Roma-La sapienza e dell’Università di Palermo.
In pochissime parole, il maggior vantaggio della Corrente Alternata è quello di poterne elevare o abbassare il voltaggio, la Differenza di Potenziale all’uscita degli alternatori, mediante adatti trasformatori, con un rendimento particolarmente elevato. Sistema questo che consente il trasporto dell’energia elettrica anche a lunghe distanza.
1. Immagine sopra; un grande traliccio con i cavi metallici adatti a trasferire a grandi distanze la Corrente Alternata prodotta dagli appositi generatori situate, in particolare, a ridosso di bacini idrici o cascate.
2. Immagine in basso; particolare di una cabina di trasformazione dove l’Alta tensione viene abbassata a valori inferiori, fino al comune valore di rete, 220 V.
3. In sintesi, il flusso dell’energia elettrica dal Generatore G, attraverso opportuni Trasformatori (S1, S2 e S3) fino alla tensione di rete (C) e i 220 o 380 V che tutti conosciamo e utilizziamo.
Già agli inizio del Novecento la corrente Continua generata da opportune Dinamo, poteva essere accumulata in grandi batterie e trasferita a piccole distanze ma con grande caduta di tensione dovuta alla resistenza elettrica dei conduttori.
Poi arrivò un fatidico anno 1888 e Nikola Tesla introdusse l’impiego della Corrente Alternata in contrasto con i metodi del pur geniale Thomas Alva Edison.
Iniziò così la cosiddetta Guerra delle correnti, finalmente vinta del genio croato che ebbe efficacemente modo di dimostrare come la corrente prodotta dai suoi Alternatori e trasferita a grandi distanze anche con l’impiego di adeguati Trasformatori poteva consentire un grande vantaggio anche in termini economici.
4. Immagine sopra; la famosa “Guerra delle correnti”. Vinta, ovviamente, da Nikola Tesla.
Nel 1889 nello stato dell’Oregon iniziò a funzionare la Willamette Falls Station per la produzione di Corrente Alternata e poco dopo fu avviato un secondo impianto sulle Cascate del Niagara, ancora in funzione per fornire energia elettrica alla costa orientale dell’America del Nord!
5. Immagine sopra; Nikola Tesla, un vero genio dell’Elettrotecnica, qui celebrato con una statua bronzea, completata da parte di uno dei suoi alternatori, davanti alla Cascate del Niagara, a perenne ricordo del suo fondamentale contributo alla generazione e all’utilizzo della Corrente Alternata.
6. Immagine in basso; il disegno di un suo Alternatore.
Arriviamo ora all’intuizione dell’amico professor Cesare Lucarini, già Docente universitario di Analisi chimica strumentale nella Facoltà di Farmacia della Sapienza – Università di Roma.
7-8. Immagine sopra;, il professor Cesare Lucarini e, in basso, un confronto tra la Corrente Continua, che ha ampiezza costante nel tempo (una pila, ad esempio) la Corrente Alternata (quella a 220 V o 380 V, color rosso) e la Corrente Periodica che ha sempre valori positivi ma con andamento variabile ciclicamente nel tempo.
L’amico professor Cesare Lucarini – tra l’altro, grande esperto di meridiane solari, di obelischi e di molto altro ancora – insieme ad un piccolo gruppo di colleghi di Palermo, ebbe l’intuizione che si poteva generare una Corrente Periodica – sempre di valore positivo ma variabile in ampiezza periodicamente – con semplici metodi elettrochimici forieri però di possibili future applicazioni industriali o, forse, anche in campo medico,
In estrema sintesi, Lucarini, come elettrodi, ebbe l’idea di porne in un contenitore uno di Ferro e un altro di Platino. Usò ovviamente anche adatta soluzione chimica.
In queste pagine, però, riporterò soltanto “semplici cenni sull’universo di tali ricerche – che l’amico Lucarini mi perdoni! – illustrandone in poche parole il principio di funzionamento e auspicando che questo mio modestissimo contributo possa suscitare qualche interesse nell’ambito di chi si occupa della produzione industriale di pile elettriche delle più disparate caratteristiche in termini di Voltaggio (V) e Corrente erogabile (I).
Quale sarebbe il vantaggio di poter generare una Corrente Continua Periodica? Quello ad esempio di poter essere “trasformata” in Ampiezza (Volt) e in Intensità (Ampere) ricorrendo appunto ad appositi Trasformatori dotati di un avvolgimento Primario e di uno Secondario.
9. Un comunissimo trasformatore dalla tensione di rete a 50 Hz, 220 Volt a quella a 12 Volt.
“Trasformare” la corrente, perché?
Qualsiasi Trasformatore si basa sul principio fisico che facendo passare una corrente elettrica variabile nel tempo in un avvolgimento elettrico (il Primario), si produce un campo magnetico a sua volta variabile nel tempo. Tale flusso magnetico, tramite il nucleo facente parte del Trasformatore, crea nell’avvolgimento Secondario una tensione a sua volta variabile nel tempo ma con ampiezza che è direttamente correlata al “rapporto spire” tra Primario e Secondario.
Più brevemente, se applichiamo al Primario una tensione di 220 Volt e il numero di spire del Secondario è, ad esempio, diciotto volte minore, ai suoi capi avremo una tensione di circa 12 Volt ma con una corrente erogabile più alta, in modo che il prodotto VxI (Tensione per Corrente) del Primario sia uguale al prodotto VxI del Secondario. (10. Imnagine in basso)
11. Immagine sopra; Frontespizio del brevetto di un “Generatore Elettrochimico di Corrente Elettrica Periodica”. Non è Corrente Alternata poiché non c’è inversione della polarità, ma forse avrebbe potuto essere sviluppato per dispositivi sperimentali di varia natura…
12. Le ricerche del professor Lucarini e colleghi hanno dato luogo a varie pubblicazioni accademiche.
13-14-15. Variazioni della differenza di potenziale (in millivolt), generata da alcuni dispositivi illustrati in questa e nella pagina precedente, in funzione del carico resistivo applicato all’uscita della cella in cui si genera la Corrente continua oscillante. Ovviamente la differenza di potenziale diminuisce con carichi resistivi di basso valore (40 kOhm) rispetto ad un carico di valore molto più alto (9.000 kOhm) in grado assorbire valori di intensità di corrente molto più bassi.
16. Schema di principio dei collegamenti elettrici per alcuni esperimenti simili a quelli del professor Lucarini e colleghi.
Gli interessanti esperimenti del professor Lucarini – in due-parole-due! – si rifanno un po’ alla cosiddetta Reazione di Belousov-Zhabotinsky, o BZ, reazione chimica originata dalla formazione di un oscillatore chimico “non-lineare”, caratterizzata da una soluzione chimica contenente composti del Bromo e vari acidi, reazione non dominata da un equilibrio termodinamico.
17-18. Immagine sopra; Anatolij Markovič Žabotinskij e, in basso, Boris Pavlovič Belousov.
Di seguito viene mostrato come varia nel tempo la colorazione, la trasparenza della soluzione chimica durante la produzione di “Corrente Elettrica Periodica”.
19-20-21-22. Così varia nel tempo la colorazione, la trasparenza della soluzione chimica.
E qui, per forza di cose, ci fermiamo poiché troppo sarebbe complicato entrare nei dettagli degli esperimenti del professor Cesare Lucarini e colleghi: ho voluto soltanto portare a conoscenza dei lettori de Il Punto sul Mistero, uno studio “geniale” risalente a qualche anno fa, studio che meriterebbe ben più ampia diffusione in un momento in cui le “energie alternative” – nella più ampia accezione del termine – sembrano cercare spazio anche tra imprenditori di larghe – o larghissime – vedute.
(Roberto Volterri)
– Tutte le immagini sono state fornite dall’autore
E’ USCITO IL NUOVO LIBRO DEL PROFESSOR CESARE LUCARINI!!
«C’è una quinta dimensione oltre a quelle che l’uomo già conosce; è senza limiti come l’infinito e senza tempo come l’eternità; è la regione intermedia tra la luce e l’oscurità, tra la scienza e la superstizione, tra l’oscuro baratro dell’ignoto e le vette luminose del sapere: è la regione dell’immaginazione, una regione che potrebbe trovarsi “Ai confini della realtà”.»