La notte del 12 aprile 2012 a San Vittore del Lazio è accaduto qualcosa: una luce misteriosa ha danzato nel cielo del paesino ciociaro. Un ufo? Un lettore, che preferisce restare nell’anonimato, ci ha fatto recapitare il filmato dell’avvistamento. Era sul balcone quando ha notato alta nel cielo una stella che si muoveva. Incredulo, per trovare conferma di quanto stava accadendo si è coperto un occhio, e, prendendo le altre stelle come riferimento ha potuto constatare che effettivamente la stella notata in precedenza si stava muovendo sul serio.
Così ha preso la macchina fotografica e montato il teleobiettivo ha iniziato a filmare. Purtroppo proprio a causa del peso del teleobiettivo non è stato facile inquadrare e stare fermo con le braccia quindi la ripresa è un po’ mossa, ma siamo certi che il filmato sarà di vostro gradimento.
Quella che inizialmente sembrava una stella, un piccolo puntino di luce nel cielo, è passata “sulla testa” dell’osservatore, cambiando più volte traiettoria e, inizialmente, non è riuscito bene ad individuarla e capire se quella che in realtà si è rivelata poi una sfera di luce è scomparsa per poi riapparire, sembra, ad altezza della montagna e non più alta nel cielo. In questa seconda fase, prima di sparire, la sfera è diventata piano piano più grande e luminosa fino a svanire nel nulla. Un ufo? Un fulmine globulare? Sicuramente un documento unico.
Marcello Germani, Cassino. Già detto su facebook. La stessa luce, non tanto piccola (oltre 5 volte il diametro di Giove, si è ripresentata a Cassino intorno alle 23.00 del 7 di giugno. È un fenomeno non frequente, ma del tutto normale. Si tratta dell ISS Flare, der barlume della Stazione Orbitante Internazionale, dotata di enormi ali a batterie solari che, in particolari casi di angolazione tra s’è, il sole e il punto della terra dove sta passando (impiega meno di 15 minuti dall’orizzonte ovest a quello est: ecco spiegata la rotta verso il monte Sammucro) riflettono in modo impressionante il bagliore. L’apparente andamento a zig zag, minimo ad occhio nudo (quello della ripresa è un artefatto dovuto alla fretta) è dovuto all’altitudine della stazione ed al suo movimento in realtà rettilineo. Sembra ingrandirsi in prossimità dell’orizzonte per lo stesso fenomeno di rifrazione che coinvolge la luminosità della Luna. Infine, proprio perché le ali si comportano da specchio, è visibile in rari momenti ed in ristrette zone. Gli aerei di linea che sembravano incrociarla, neanche se ne sono accorti. E nessun aereo militare si è levato in volo. Tutto qui.