Una Porta Magica tra i Monti Sibillini? Il mistero del Portale e dell’iscrizione di Cossinino di Comunanza; di Dino Treggiari.

(Immagine di apertura: la parte superiore del Portale con l’enigmatica iscrizione)

 

Riceviamo e pubblichiamo molto volentieri l’e-mail inviataci da un nostro lettore, Dino Treggiari, che riguarda una probabile Porta Magica, caratterizzata da una non meno misteriosa iscrizione. Il manufatto è  situato in un piccolo e poco noto (per non dire del tutto sconosciuto) paesino dei Monti Sibillini e precisamente nella frazione di Cossinino di Comunanza (AP).

Nel ringraziare Dino Treggiari per aver scelto il nostro sito per far conoscere questo intrigante enigma, chiediamo aiuto a tutti gli altri nostri lettori per poterlo risolvere.

(La Redazione)

(Un altra Immagine del misterioso Portale con l’enigmatica iscrizione )

IL PROBABILE PORTALE MAGICO DI COSSININO DI COMUNANZA – Marche.

Vorreii proporre una delle scritte più misteriose d’Italia. La scritta si trova scolpita su un Portale di una casa della seconda metà del ‘400 ed è situata in prossimità dei Monti Sibillini.  Luoghi di leggende sulla Sibilla, le fate, negromanti,  streghe, maghi e luoghi dai nomi terribili, come Infermaglio, Pizzo del Diavolo ecc.

Tornando al Portale, devo dire che nella zona dei Sibillini ne troviamo moltissimi e misteriosi. Quello di cui mi voglio occupare sorge nella frazione di Cossinino di Comunanza  (AP). Probabilmente la casa, abbandonata da anni e malridotta per l’incuria, potrebbe essere crollata per il terremoto del 2016. Esistono però foto e disegni.

(Disegno del Portale con l’iscrizione misteriosa di Cossinino di Comunanza)

Purtroppo di notizie sulla casa del Portale non ce ne sono. Il luogo, la vecchia frazione di Cossinino, è abbandonata da anni e ridotta ormai ad un mucchio di macerie, prima per l’incuria e l’abbandono ed ora anche per il forte terremoto del 2016. Molte di queste frazioni sono ormai abbandonate perchè il territorio è prossimo alla montagna e alquanto scomodo da raggiungere. I terreni sono scomodi da lavorare e qui l’emigrazione sia verso l’America, soprattutto nei decenni del secolo scorso, poi verso la costa o cittadine più importanti dal Dopoguerra in poi hanno portato ad uno spopolamento massiccio. Sono rimasti pochi abitanti e molti edifici interessanti proprio per la presenza di manufatti lapidei alquanto strani e misteriosi.

(Immagine sopra: l’iscrizione misteriosa e i tre graffiti visibili sul sovrapporta)(Immagini sopra: i tre graffiti non meno enigmatici)

(Immagini in basso: un altro enigmatico Portale che sembra recare anche simboli dei Rosa+Croce)

La zona sub Sibillina ebbe un importante aumento di popolazione dal ‘300 fino al ‘500 inoltrato, molti i Lombardi. sopratutto all’inizio, maestri costruttori e maestri artigiani, poi arrivarono “altri di cui non riesco a capire la provenienza, ma con delle “conoscenze” particolari” gente che ha lasciato scritte Templari, simboli Rosa+Croce e che praticavano l’Alchimia; ci furono anche dei processi per questi ma bene o male riuscirono a scamparla.

(Immagine sopra: una altro portale che reca il celebre Salmo poi diventato motto dei Cavalieri Templari.  Ovviamente,  vista la data riportata, non può essere attribuito al celebre Ordine monastico-cavalleresco)

Prima del loro arrivo questi luoghi erano abitati da pochi uomini ed esisteva solo un’economia agrosilvopastorale mentre con l’arrivo dei “nuovi” si iniziarono a costruire begli edifici arredati anche con mobili importanti, addirittura in una frazione esisteva nel ‘600 e ne 700 anche una farmacia, evidentemente qualcuno era a conoscenza dei poteri curativi delle erbe che erano nella zona. Ialcune frazioni addirittura si rivede una tipologia di case Alpine,

Nei secoli scorsi il territorio era difficilmente raggiungibile e lontano da centri importanti. Non esisteva un grosso centro ma una serie di frazioni poste sotto le vicine montagne che quindi si prestavano anche a nascondersi, i luoghi infatti furono rifugio anche per banditi e briganti dei quali si raccontano molte storie oltre quelle della Sibilla delle fate e dei negromanti. Il famoso Cecco d’Ascoli, ossia Francesco Stabili bruciato sul rogo a Firenze il 16 settembre 1327, soggiornò per diverso tempo nel castello di San Leonardo che si trova a picco su un’orrido nella strettissima valle dell’Infernaccio.

Dalla chiesa ivi esistente il Barberino fa partire il Guerrin Meschino.

Nell’archivio comunale di Amandola, il mio paese, esiste ancora una pergamena del 1297 nella quale è scritta una denuncia contro Cecco al Giudice appunto di Amandola.

A proposito della casa del Portale mi viene in mente che forse un mio amico potrebbe avere delle foto quando la casa ancora in piedi, era stata visitata da noi del “gruppo culturale Dinos di Amandola. omanderò al mio amico, attuale presidente del gruppo, se ancora le ha. Mi scuso per essermi dilungato e saluto cordialmente tutti voi del sito de IlPuntMistero. 

(Dino Treggiari)

Tutte le immagini sono state fornite da Dino Treggiari. 

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