Il Turkmenistan (in turkmeno: Türkmenistan) è una ex repubblica sovietica dell’Asia centrale, indipendente dal 1991 e con capitale Aşgabat, affacciata sul Mar caspio, il più grande lago del mondo.
La repubblica ha una superficie è di 488.100 km² in cui vivono poco più di 4 milioni di bitanti. circa
Una delle sue caratteristiche che la rendono molto appetibile nei giochi geopolitici della regione è la presenza di immensi giacimenti di gas naturale. E proprio questa peculiarità ha dato origine, oltre 40 anni fa, ad un impressionante fenomeno praticamente sconosciuto in Occidente ma che toglie il sonno agli abitanti della regione.
Daltronde non piace a nessuno vivere a poca distanza dalla ….”Porta dell’Inferno”.
A circa 260 km dalla capitale di trova il villaggio di Darvaza (circa 350 anime, in gran parte seminomadi appartenenti alla tribù dei “Teke”) che in turkmeno significa “Ingresso”, “Porta”. Ma “ingresso” o “poprta” per cosa?
Tutto è iniziato nel 1971 quando alcuni geologi sovieitci alla ricerca di giacimenti di gas inziiarono a torvelalre l’area attorno al villaggio. Effettivamente trovarono ciò che cercavano tra cui una immensa caverna piena di gas. Ma, improvvisamente, sotto la trivella si aprì un enorme sink-hole, in pratica il soffitto della caverna collassò sprofonando e lasciando a cielo aperto una voragine di oltre 710 metri da cui presero ad uscire esalazioni venefiche.
Le autorità sovietiche, nel tentativo di impedire la diffusione dei gas , decisero di appiccare il fuoco sperando che in tal modo il giacimento si esaurisse nel giro di qualche giorno ma……
da allora il sink hole sta continuando a bruciare…….in pratica da oltre 40 anni il cratere sta continuando a bruciare e si comprende benissimo perchè è stato definito la “Porta dell’Inferno”.
Le gigantesche fiamme che fuoriescono dalla “Porta dell’Inferno” producono un sinistro bagliore che può essere visto a decine di chilometri di distanza.