SIMBOLOGIE ALCHEMICHE E MASSONICHE DATABILI UN SECOLO PRIMA DELLA NASCITA UFFICIALE DELLA MASSONERIA.
Nei giorni scorsi si è tenuta presso la Villa Comunale di Frosinone, la presentazione del libro “Il Tempio dei Caracciolo – ostentazione o crocevia? ” (ed. Il Papavero 2015) scritto dal ricercatore irpino Marco Di Donato, già vincitore del Premio Nazionale Cronache del Mistero 2015.
Il libro è un viaggio all’interno di un meraviglioso palazzo, dimora storica dei Caracciolo, attraverso le studio delle simbologie che il marchese Francesco Caracciolo fece apporre, verso la metà del XVII secolo, sia all’interno che all’esterno della sua dimora. Tracce di un passato dall’incontrastato fascino mediante l’uso di simbologie massoniche ed alchemiche databili almeno un secolo prima della nascita ufficiale della Massoneria. Numeroso il pubblico presente tra cui i consiglieri del Comune di Frosinone Igino Guglielmi e Trina Zaccheddu, il consigliere comunale di Alatri Maurizio Maggi, i ricercatori Roberto Adinolfi, Mario Tiberia ed Andrea Salvini di Ceccano ed il dottor Giacinto Mariotti di Ferentino, autore del libro “Massoneria in Ciociaria”.
All’evento ha preso parte anche il ricercatore e scrittore triestino Giancarlo Pavat il quale ha introdotto l’argomento al folto pubblico presente parlando del “Venerabile Jorge” personaggio del romanzo di Umberto Eco “Il Nome della Rosa” e nello specifico del compito cui dovevano sottendere gli amanuensi e i responsabili delle biblioteche monastiche del Medio Evo. Spiegando, altresì, che lo studio di qualsiasi monumento, personaggio storico, avvenimento, debba essere multidisciplinare ed affrontato anche sotto quegli aspetti disdegnati ed aborriti dalla “Cultura ufficiale”. Un assioma che, per quanto possa sembrare strano, è assurto a modus operandi di diversi enti, istituti e atenei moderni.
Marco Di Donato, nella sua nuova opera, ci parla della profonda conoscenza iniziatica e tradizionale del marchese Francesco Caracciolo e dei 26 simboli apposti sulla facciata esterna nonché degli 11 simboli nascosti tra gli affreschi che adornano la Sala della Giustizia di Palazzo Marchesale a Cervinara (Av), dove il nobile cervinarese vi dimorò nella prima metà del XVII secolo.
Un libro questo che sta suscitando profondo interesse non solo tra gli studiosi ma anche i semplici appassionati.
(nella foto in alto: Marco Di Donato e Giancarlo Pavat alla Villa Comunale di Frosinone)
Ma chi era il Marchese Francesco Caracciolo? Cos’ha voluto ostentare attraverso le simbologie di Palazzo Marchesale? Quale messaggio si cela tra le pagine di questo misterioso libro in pietra?
LA REDAZIONE.