Immagine di apertura; un ottocentesco dipinto di Dante Gabriele Rossetti con la famiglia Borgia quasi al completo. Al centro Lucrezia, alla sua destra il fratellastro Cesare, detto il Valentino, e alla sua sinistra il padre Rodrigo, ovvero papa Alessandro VI.
I segreti del Vaticano.
Un satanico “Ballo delle castagne” alla corte di papa Alessandro VI, al secolo Rodrigo Borgia?
di Roberto Volterri
Il 31 ottobre 1501 – la vigilia di Ognissanti, la pagana vigilia di Samhain, dall’anno 834 spostata da maggio a ottobre per cancellare l’antica festa druidica che si celebrava proprio l’ultimo giorno di questo mese – il papa Alessandro VI e la figlia Lucrezia, secondo il cronista fiorentino Francesco Pepi, partecipano ad una sorta di satanico “Sabba” passato alla storia come “Il Ballo delle castagne”.
In pratica una specie di orgia ideata e organizzata da Cesare Borgia, figlio illegittimo del Papa, durante la quale “… cinquanta cortigiane “cantoniere” tutta la notte stettero in voglia di balli e riso…”.
Poi, dopo una velocissima cena, le prostitute, “… primo in vestibus suis, deinde nude…”, a notte fonda, mentre Cesare Borgia fa posare a terra i candelabri accesi, esse danzano e si impegnano, carponi, nel fare a gara per raccogliere con la bocca le castagne lanciate loro, incitate dal Papa, da Cesare e da «domina Lucretia sorore sua».
Non pensiamo che sia necessaria la facile traduzione…
C’è da credere a questa antica cronaca che descrive un ben poco ortodosso rito orgiastico, quasi un diabolico “Sabba” avvenuto alla vigilia di Ognissanti, organizzato dalla celebre Lucrezia e da suo fratello Cesare Borgia, figlio illegittimo di Roderic Llançol de Borja, più semplicemente Rodrigo, Papa Alessandro VI?
2. Immagine sopra; Stemma di papa Alessandro VI, al secolo Roderic Llançol de Borja (Fonte Wikipedia).
Si sa, le antiche cronache sono a volte imprecise, faziose, affette da errori dovuti ad una diversa visione della Storia da parte di chi le antiche cronache ha scritto…
Ma una simile descrizione di quei lontanissimi eventi la troviamo anche nel Liber notarum ab anno MCCCCLXXXIII usque ad annum MDVI dello storico tedesco Johannes Burckhardt (1445 – 1506), vescovo cattolico, Protonotario Pontificio e Maestro di cerimonie in Vaticano, autore del citato libro, importante e attendibile fonte di notizie storiche sui Papi rinascimentali, il quale amplia il racconto del Pepi.
“Nella notte del 30 ottobre del 1501, a Roma, Cesare Borgia organizzò un banchetto nelle sue stanze del palazzo apostolico, cinquanta oneste meretrici, dette cortigiane, danzarono dopo cena con i servitori e gli altri presenti, dapprima vestite, poi nude. Dopo cena, i candelabri con le candele accese vennero tolti dai tavoli e messi sul pavimento, dove vennero sparse anche delle castagne, che le meretrici, strisciando tra i candelabri sule mani e sui piedi, raccoglievano, alla presenza e sotto lo sguardo del Papa, del Signore [Cesare Borgia] e di donna Lucrezia. Infine, vennero elargite in dono tuniche di seta, scarpe, berretti ed altre cose a coloro che riuscivano a conoscere carnalmente le dette meretrici per più volte.”
3. Immagine sopra; ” Ritratto di papa Alessandro VI”, olio su tela realizzato da Cristofano dell’Altissimo nel XVI secolo e attualmente conservato nel Corridoio Vasariano a Firenze.
4. Immagine in basso; “Ritratto di Cesare Borgia” detto “il Valentino”, di Altobello Melone e oggi conservato all’Accademia Carrara a Bergamo.
5. Immagine sopra; Rodrigo Borgia raffigurato in preghiera (in basso a sx) in un dipinto del Pinturicchio.
“Diavolo” o “Acqua Santa”?
Così scrive infatti il Burckhardt e secondo lui – fonte abbastanza attendibile… –Lucrezia Borgia, figlia di Rodrigo e di Vannozza Cattanei, amante del Papa per ben quindici anni, con l’avallo papale, organizza questi poco virtuosi festini ideati dal fratellastro Cesare, detto il Valentino, condottiero, figlio illegittimo di Rodrigo e, naturalmente… Cardinale.
6. Immagine sopra; Lucrezia Borgia, figla di papa Alessandro VI e della sua amante Vannozza Cattanei.
Anche lei, “Diavolo” o “Acqua Santa”?
Il figlio dell’Anticristo?
Il Burckhardt sostiene anche che lo stesso Valentino aveva rapporti incestuosi con Lucrezia e a tali rapporti non era del tutto estraneo neppure papa Alessandro VI.
In occasione del V Concilio Lateranense (1512-1517) – convocato papa Giulio II successore di Rodrigo Borgia, dopo il brevissimo pontificato di Pio III, durato poco meno di un mese – ci si spinse anche sostenere che il primo figlio di Lucrezia, Giovanni Borgia conosciuto come “l’Infante Romano” (1498 – 1548), fosse ritenuto figlio dell’Anticristo, proprio di Alessandro VI!
Altre fonti sono più indulgenti nei confronti del Papa e nei riguardi della di lui figlia Lucrezia, attribuendole una relazione clandestina con un paggio papale e ipotizzando che Alessandro VI avrebbe riconosciuto Giovanni come suo figlio solo per salvare la vita e i futuri destini del nascituro oltre a non offuscare del tutto la reputazione di Lucrezia. Discutibile morale di quei lontani tempi…
7. Immagine sopra; “Ritratto di Vannozza Cattanei” di Innocenzo Francucci (Fonte Wikipedia)
A volte la calunnia è un venticello, a volte va molto vicino alla verità, ma all’epoca dei Borgia, alcuni testimoni che hanno modo di muoversi all’interno del Vaticano asseriscono che scimmie di colore nero fanno la guardia alla camera di Lucrezia e anche a quella del Papa e si spingono a sostenere che quest’ultimo abbia firmato un patto con il Principe delle Tenebre, con il Demonio.
Esagerazioni delle solite malelingue naturalmente, ma più o meno il quel periodo lo stemma nobiliare dei Borgia prende l’aspetto di un toro, presente ad esempio anche nella raffigurazione del mostruoso Asmodeo, il quale secondo la Demonologia sarebbe un potente demone biblico ebraico. Un caso, naturalmente…
8. Immagine sopra, lo stemma araldico della famiglia di origine spagnola Borgia.
9. Immagine sopra; il mostruoso demone Asmodeo nel “Dizionario infernale” di Collin de Plancy.
10. Immagine sopra; la statua del demone Asmodeo e l’autore di questo articolo, l’archeologo di ambito universitario e scrittore prof. Roberto Volterri, a Rennes-le-Chateau in Francia
Ai posteri l’ardua sentenza…
Tra verità e menzogne, della biondissima Lucrezia Borgia, e dei suoi più stretti congiunti, si è detto di tutto e anche il suo contrario.
Fu una perfida avvelenatrice dei suoi non scarsi amanti?
Fu una sorta di Messalina – lussuriosa consorte dell’imperatore Claudio – sanguinaria, corrotta, complice del fratello e del padre in intrighi di Corte e in più o meno sulfurei “Balli delle castagne”?
Fu, come la definì l’umanista e poeta Jacopo Sannazzaro, “figlia, moglie e nuora” del Papa?
L’11 Novembre del 1501 insieme al padre, il Papa, si dilettò veramente ad assistere – “cum magno risu et delectazione”, sempre secondo storici come il Burckhardt – ad una selvaggia scena di accoppiamenti tra quattro stalloni e due giumente?
Forse “in medio stat virtus”, l’equilibrio nei giudizi, la verità, sta nel mezzo, ma il “Ballo delle castagne” ci descrive abbastanza bene quei corrotti, lontanissimi, momenti della Chiesa…
(Roberto Volterri)
– Se non altrimenti specificato, le immagini sono state fornite dall’autore.
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