Londra – Messo all’asta da Christie un uovo del cosiddetto “Uccello elefante” vissuto in epoca preistorica nell’attuale Madagascar.
Si tratta dell’Aepyornis (questo il nome scientifico) apaprtenente ad un genere estinto di giganteschi uccelli.
L’uovo venduto a Londra è grande più di cento volte un nromale uovo di gallina.
I paleontologi ritengono che gli Uccelli Elefante potessero raggiungere i tre metri di altezza e un peso di oltre 500 chili. Ovviamente non erano in grado di volare.
Le uova avevano una circonferenza media di oltre un metro ed una lunghezza di più di 40 cm. Il DNA dell’Uccello Elefante è stato estratto con successo dai resti di gusci d’uova da un gruppo di ricercatori australiani.
Persino il grande viaggiatore veneziano Marco Polo nel suo “Il Milione” descrisse, riferendosi all’isola del Madagascar, degli animali che secondo alcuni ricercatori sarebbero riconducibili all’Uccello Elefante.
« Dicommi certi, che v’ha uccelli grifoni, e questi uccelli apariscono certa parte dell’anno; ma non sono così fatti come si dice di qua, cioè mezzo uccello e mezzo leone, ma sono fatti come aguglie e sono grandi com’io vi dirò. È pigliano lo leonfante, e portalo suso nell’àiere, e poscia il lasciano cadere, e quegli si disfà tutto, e poscia si pasce sopra di lui. Ancora dicono, coloro che gli hanno veduti, che l’alie loro sono sì grande che cuoprono venti passi, e le penne sono lunghe dodici passi »
Gli Aepyornis si sarebbero estinti a causa della caccia dei nostri antenati , probabilmente in epoca neolitica. Ma è stato ipotizzato che siano sopravvissuti sino a periodi più vicini a noi.
Infatti, il mito del gigantesco uccello Roc, presente nelle leggende arabe e nelle “Mille e una Notte” e le stesse descrizioni di Marco Polo basate su racconti di altri viaggaitori e navigatori, potrebbero indicare che l’Uccello Elefante sia stato visto in carne e penne sino ai secoli del nostro Medio Evo.